Dall'altare alla polvere. Ma forse non è proprio così. L'ascesa di Mateo Kovacic è stata tanto prorompente quanto adesso l'accantonamento. Questo, almeno, agli occhi poco attenti e superficiali di chi si limita a commentare il calcio a distanza di sicurezza. Ma dietro le dinamiche della crescita di un giovane ci sono anche passaggi che vanno rispettati. E allora, sebbene possa apparire il contrario, è del tutto normale un processo di crescita graduale.

OMBRE - Qualcuno, lo scorso anno, si era illuso che il più fosse già fatto: Kovacic brillava nel grigiore generale, spesso prendeva per mano quell'Inter così abulica e irriconoscibile. Ma la realtà è che il 19enne croato deve ancora trovare la sua giusta dimensione. Ovviamente, non mancano i commenti trancianti: c'è chi parla di talento bruciato, chi addirittura già lo vede lontano dalla Milano nerazzurra. Niente di più falso, come ha anche chiarito ieri il suo agente Nikki Vuksan in maniera piuttosto esplicita.

SPAZI RIDOTTI - Con l'ascesa di Alvarez e la crescita graduale di Guarin, che pian piano sta capendo i meccanismi tattici di Mazzarri, Kovacic ha trovato sempre meno spazio. Perché se Cambiasso in quel ruolo di guastatore/gestore si sta rivelando imprescindibile, ecco che che al fianco dei due argentini serve un Taider a 'fare legna'. Di conseguenza, gli spazi per Kovacic si sono ridotti sempre più col passare delle settimane. Senza contare che, dopo un brillante avvio di stagione, l'infortunio muscolare che gli ha fatto saltare la seconda fase della preparazione ne ha condizionato fin qui il rendimento sotto il profilo fisico.

CON THOHIR - Ma all'Inter, nessuno ha pensato nemmeno per un secondo che l'investimento fatto lo scorso gennaio sia stato vano. Anzi: attorno a Mateo regna grande fiducia, accompagnata dalla consapevolezza che, prima o poi, il tempo darà ragione. Forse più poi che prima, ma questo resta un dettaglio in un club che, anche grazie alla nuova filosofia voluta da Erick Thohir e dai soci indonesiani, guarderà sempre con maggior favore all'allevamento della cantera nerazzurra. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 09 novembre 2013 alle 11:29
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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