"Avevo un'idea in mente, quella di salvare il club. Il Sochaux è molto importante nella nostra regione e anche nel calcio francese. Significava davvero lasciare il club nel mondo dei professionisti. Vedo che ora non siamo male... Successivamente, per la mia crescita, pensavo che avrei dovuto puntare un po più in alto". A parlare è Lucien Agoumé, gioiello della Primavera dell'Inter in questi giorni impegnato nel Mondiale U17 con la sua Francia (oggi sarà in campo contro il Cile).

Intervistato ai microfoni de L'Equipe, il classe 2002 ha spiegato i motivi che l'hanno spinto a lasciare il Sochaux per sposare il progetto nerazzurro: "Mi sono detto che avevo la possibilità di allenarmi ogni giorno con un grande allenatore (Antonio Conte, ndr) e con grandi giocatori. Non dirò che sto progredendo di più durante gli allenamenti con l'Inter che durante una partita in Ligue 2, ma quando ti alleni con Brozovic o Sensi, la crescita la senti". 

Non è più l'Inter di vent'anni fa.
"È un grande club italiano, europeo, che ha vinto più volte la Champions League e il campionato. Il club ha iniziato un nuovo progetto da due anni. Sono arrivati ​​molti grandi giocatori, come Lukaku, Sanchez, un nuovo allenatore, Conte, uno dei migliori al mondo. Siamo sulla buona strada per tornare in primo piano sulla scena".

La moda dei giovani francesi è quella di andare in Germania, perché tu no?
"Avrei potuto andarci. Al Wolfsburg, al Bayern. Se tutti vanno in Germania, ciò non significa che dobbiamo fare la stessa cosa. Ho fatto una scelta che penso sia buona per me".

Pensi di aver corso un rischio?
"Sì, ne sono consapevole, ma se scegliamo la facilità forse il successo non sarà lo stesso".

Conte vive pienamente anche gli allenamenti?
"Se devo sintetizzarlo in una parola, è intensità. Lui vive a fondo. Le sessioni, le partite. Tatticamente è molto preciso".

Come si è evoluto il tuo gioco?
"Tatticamente in meglio. In Francia preferiamo la creatività, il correre rischi, qui tutto viene elaborato in anticipo e nel fine settimana incontri le cose su cui hai lavorato la settimana".

I giornali italiani ti hanno presentato come il nuovo Pogba. È un modello?
"È un grandissimo giocatore. Uno dei miei preferiti, ma i confronti non mi piacciono molto".

Come vivi queste forti aspettative?
"Cerco di dare tutto ciò che posso. Se le persone mi vedono come una speranza francese, sono felice, ma non è qualcosa a cui sto prestando attenzione".

Quanto tempo ti concedi all'Inter?
"Do tutto, completamente. Quando avrò la mia possibilità, la prenderò. Sta all'allenatore vedere e giudicare quando sarò pronto".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 27 ottobre 2019 alle 13:21
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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