A margine della premiazione del Guldbollen, il pallone d’oro svedese, Zlatan Ibrahimovic, che è stato insignito per la decima volta del premio, ha ricordato l'affetto che lo lega all'Italia: "E' la mia seconda casa - ha ammesso nell'intervista congiunta con AftobBladet e la Gazzetta dello Sport -. È il posto dove sono diventato famoso, con la Juventus. All’Ajax non ero ancora una stella internazionale. In bianconero è cambiato tutto: il mondo ha aperto gli occhi e mi ha visto. A parte l’anno al Barcellona, ho giocato e vissuto in Italia dal 2004 al 2012. Ho vinto il campionato con i tre club più grandi, Juventus, Inter, Milan. Sono diventato capocannoniere, sono stato scelto come miglior giocatore. Per me quello resta il campionato migliore del mondo. E anche il più difficile per un attaccante, perché si pensa prima a non prendere gol, che a farli. In ogni caso il vostro Paese resterà nel mio cuore". 

Nel corso della chiacchierata con Jennifer Wegerup, Ibra è tornato anche sugli ammiccamenti avuti la scorsa estate con il Milan: "L’estate scorsa c’è stata un’offerta concreta del Milan. Se io avessi detto sì, avremmo fatto l’affare. Ma non siamo mai arrivati fino a quel punto, non era quello che volevo. Però ero grato al Milan (sorride quando parla dei rossoneri, ndr ). Per me è il club più grande in cui abbia mai giocato. E io ho giocato in tanti club importanti. Ma il Milan non ha paragoni: come lavorano, l’organizzazione... E poi che squadra fantastica avevamo". 

Sezione: Focus / Data: Mar 10 novembre 2015 alle 08:00
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
vedi letture
Print