"Stupore". È questa la parola utilizzata da La Gazzetta dello Sport per sintetizzare il sentimento che accomuna Milan e Inter sulla questione stadio dopo le ultime dichiarazioni del sindaco di Milano Beppe Sala (RILEGGI QUI).

Se il club rossonero pare possa accettare volentieri l’invito che in realtà si aspettava quattro anni fa (l'idea di San Siro non è stata ancora ufficialmente abbandonata), in Viale della Liberazione pesano anche l’aspetto temporale, dato che le parole del primo cittadino sono arrivate a neppure 48 di distanza dall'incontro tra l'ad Alessandro Antonello e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Secondo la rosea, in breve, l'Inter non conosce e non capisce il motivo della convocazione da parte di Sala, considerando che il club ritiene di aver fatto a suo tempo tutti i passaggi dovuti con Comune. Anzi, sono le due società in realtà ad essere in attesa di comunicazioni o di passaggi ufficiali, come l'esito del ricorso al Tar contro il vincolo della Soprintendenza.

Ci sono altri "due passaggi delle parole di Sala delle ultime ore che hanno infastidito l’Inter", scrive ancora il giornale: il primo è quando dice "Non so niente del progetto di Rozzano, nessuno è venuto da me a presentarli", anche perché il club nerazzurro non si sente in dovere di farlo dato che l'area interessata è fuori Milano; il secondo è sul "sento dire che le società garantiranno la sicurezza. Ma come? Non lo possono fare. In giro si stanno raccontando un sacco di frottole". Una terminologia che ha lasciato stupore, appunto, sia all'Inter che al Milan. 

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Sezione: Focus / Data: Sab 18 novembre 2023 alle 10:49
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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