Diego Godin ha rilasciato un'intervista al periodico Club del Deportista. Un racconto in cui cerca di spiegare i perché dell'addio e guarda avanti, senza annunciare dove andrà ma sottolineando cosa cerca dalla nuova avventura. "Continuare a competere. Andare in un gruppo nuovo in cui posso portare esperienza e dare il massimo. Cercare di essere un buon leader e un esempio e che mi rispettino per come sono. Dal punto di vista personale, qui in Spagna mi sono sempre sentito a casa. Principalmente per le amicizie che ho, per la lingua e la cultura. Dentro e fuori dal campo la gente con cui ho fatto amicizia mi ha dato stabilità e serenità nella vita personale che mi ha reso felice. Il calcio è come la vita, uno stato d'animo. Se sei felice e ti realizzi, è difficile che ti vada male. E a me è successo questo".

Sull'addio all'Atletico, Godin dice: "Tutto ha una fine e questa è la fine per me all'Atletico. Ma i miei sentimenti resteranno sempre qui. "E' gratificante un riconoscimento così grande da parte di compagni, rivali, tifosi. Un motivo di orgoglio. Questa squadra ha molti meriti. Simeone? Nessuno si immagina un Atletico Madrid senza di lui. Oggi questo club è tra i primi 4-5 d'Europa. La gente vede l'eliminazione contro la Juve come un disastro, ci siamo abituati a vincere e competere contro Real Madrid, Barcellona o Bayern. Ora l'Atletico è una squadra in cui ogni giocatore vuole venire".

Sezione: Focus / Data: Gio 16 maggio 2019 alle 12:07
Autore: Mattia Todisco
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