La notte delle carriere nerazzurre da salvare Lautaro Martinez l’ha sfruttata cambiando e non poco le sue prospettive personali all’Inter. Dopo un gennaio da mettere nei ricordi da cancellare in fretta (al di là del Benevento), si legge sulla Gazzetta dello Sport, il Toro è ritornato a far vedere le corna nel posto giusto, al Tardini, nel momento giusto, in un match col Parma che non accennava a sbloccarsi. Riuscendo nell'impresa non facile di risultare decisivo anche nei ritagli di tempo concessigli da Spalletti, che spesso lo butta nella mischia nelle vesti di problem solver: fino a qui, l'attaccante di Bahia Blanca ha giocato 600 minuti in 16 partite (appena 5 da titolare), con una media-gol di 0,6 reti sui 90 minuti. Non male, visto che l’amico e mentore Icardi, per dire, lo insegue a quota 0,49.
L'ex Racing, non curante dei paragoni molto azzardati con la meteora Gabigol, ha dimenticato gli screzi del papà con il tecnico e ha fatto tesoro delle successive strigliate, spingendo più in là anche le recenti voci di mercato in lingua spagnola. Perché il ragazzotto sponsorizzato all’Inter da Diego Milito sa di aver già fatto vedere tanto, anche se nelle ultime partite pre-Parma aveva sbagliato diverse occasioni decisive, anche se magari vorrebbe avere più chance da titolare e pensa di meritarsele.

E a proposito di occasioni dal 1', secondo ,a rosea a Vienna potrebbe esserci un «fuori programma»: nella prima uscita di Europa League contro la cenerentola Rapid: forse Spalletti concederà un turno di riposo a Icardi, sempre presente tra Serie A, Champions League e Coppa Italia dopo la panchina contro il Genoa del 3 novembre, lanciando Lautaro.

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Sezione: Focus / Data: Lun 11 febbraio 2019 alle 08:20
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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