L’Inter ha fatto le cose nel verso giusto. Non ha sottovalutato nulla, prendendo il tutto in maniera serissima. Lo sottolinea la Gazzetta dello Sport, che spiega il momento vissuto dai nerazzurri in quarantena dopo la positività di Rugani. Già da mercoledì sera il professor Piero Volpi si è messo in contatto con Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano. Galli ha subito chiarito come non ci fosse bisogno dei tamponi per nessuno dei componenti del mondo nerazzurro, neppure per i calciatori, in quanto nessuno di loro ha avuto connessioni dirette con il difensore della Juventus.

Sono 60 le persone in isolamento, tutti quelli andati in trasferta a Torino tra giocatori, staff e dirigenti: 15 giorni a partire dal 10 marzo, quindi la quarantena finirà mercoledì 25 e poi si valuterà. Nel frattempo, Antonio Conte ha ha consegnato ai suoi un programma di lavoro da svolgere a casa per non perdere troppo il ritmo in questi momenti complicati. Sperando che la stagione riprenda il prima possibile.

Sezione: Focus / Data: Ven 13 marzo 2020 alle 08:50 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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