Beppe Marotta ha voglia di difendere gli interessi dell'Inter, club tra i più penalizzati dalle direttive della Lega di non far giocare alcune gare di questo weekend. L'a.d. nerazzurro ha parlato anche al Corriere dello Sport.

 
Marotta, l’Inter voleva giocare stasera a Torino, anche a porte chiuse, e invece la partita è stata rinviata. E’ una sconfitta per voi? 
"Non è una sconfitta per l’Inter. E’ una sconfitta per il sistema calcio che doveva gestire meglio questa vicenda". 

Ci spieghi. 
"Non si può dire il martedì che è indispensabile giocare a porte chiuse, con tanto di direttive da parte del Governo, inviare il giovedì un comunicato nel quale si dispongono 5 incontri senza pubblico e poi rinnegare tutto il sabato, a poche ore dall’inizio delle gare. Se era stata decisa una linea, doveva essere seguita". 

A farne le spese è la regolarità del campionato? 
"Certamente. La mia non è una questione di principio: siamo di fronte purtroppo a uno scenario che non è più razionale, a una situazione totalmente squilibrata sotto l’aspetto competitivo. L’Inter e il Sassuolo, tanto per fare due esempi, non giocano da due giornate, mentre altre formazioni hanno disputato tutte le partite. Vi sembra normale?". 
 
Cosa ha provato quando ha appreso del rinvio delle 5 gare? 
«Incredulità. C’era il tempo di valutare e decidere prima, senza arrivare così a ridosso delle partite. Una scelta all’ultimo momento era la cosa da evitare per l’immagine che si dà del nostro movimento". 
 
Tifosi dell’Inter sui social sono arrabbiatissimi. 
"Li capisco benissimo e sono d’accordo con loro". 
 
Avete una rosa adatta per sopportare impegni così ravvicinati a fine stagione? 
"Non è questione di numero di giocatori, ma di stress. Di quello bisognerebbe tenere conto perché i calciatori non sono robot". 
 
Se arriverete in fondo a Coppa Italia ed Europa League, non si riesce a intravedere una possibile data per il recupero di Inter-Sampdoria. 
"Non riesco a immaginarla neppure io. La realtà è che, se l’Inter vince sempre, una data non c’è". 
 
Non avete intenzione di “sacrificare” l’Europa League per dedicare le energie al campionato e ai recuperi? 
"Stupidaggini. Chi lo dice non sa come lavoriamo qui all’Inter. L’Europa League per noi è una competizione importante e non sacrifichiamo niente". 

Sezione: Focus / Data: Dom 01 marzo 2020 alle 08:27 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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