Il Corriere della Sera pubblica oggi un'intervista a Paolo Scaroni, presidente del Milan. Tanti i punti toccati, dall'addio a Boban ("Non è una mia priorità adesso"), al decreto governativo che ieri ha sancito lo stop al campionato. "Secondo me il governo e i ministri parlano per decreti, non per interviste - dice con una frase che suona molto come una frecciata a Spadafora - Togliere il calcio significa aggiungere un’altra privazione. Se necessario lo faremo".

Ma il campionato finirà? "Non sono ottimista, purtroppo - risponde Scaroni - siamo talmente in tanti coinvolti nel calcio che un rischio di contagio c’è, anche se è vero che nessuno è più monitorato dei calciatori. Però ho anche visto che quando si segna, ci si bacia e ci si abbraccia come prima, cosa che dovrebbe essere evitata".

Coronavirus o no, proprio ieri Scaroni ha parlato a mezzo stampa del progetto stadio. "Occuparci dell’emergenza non ci deve far dimenticare che dobbiamo ripartire, perché sennò a un’emergenza sanitaria seguirà una terribile emergenza economica. Parlare del futuro non è in contraddizione con l’occuparsi del presente. Lo stadio resta un progetto meraviglioso che può davvero marcare la rinascita di Milano. L’appuntamento con il Comune è confermato: mi auguro sia un passaggio importante".

Sezione: Copertina / Data: Mar 10 marzo 2020 alle 10:10
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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