Arrigo Sacchi ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera. Un passaggio di questa è dedicato a una bandiera interista. "Ho preso molti abbagli, come tutti. Da giovane, non mi chieda perché, non lo so neppure io, ma detestavo Giacinto Facchetti, inteso come calciatore. Poi mi resi conto che invece era il prototipo del giocatore moderno. Un difensore che attaccava, il primo in Italia. Anche una gran persona perbene", dice.

Nella chiacchierata c'è anche un passaggio riguardante Antonio Conte. "Ne ho stima. Vero, non gioca il mio calcio ideale. Ma riconosco in lui la mia stessa intensità, la stessa passione che mi animava. Ha il fuoco dentro. Gli auguro di non bruciarsi, di gestire i propri demoni interiori meglio di quanto sono riuscito a fare io".

Sacchi, nel finale dell'intervista, risponde alla critica (ribadita di recente da Totti proprio sul Corsera) di aver ucciso i numeri 10. "Anche questa critica, che mi viene rivolta spesso, rientra nella contrapposizione collettivo-singoli. A volte ci si dimentica che a calcio si gioca in undici".

ACQUISTA QUI I PRODOTTI UFFICIALI INTER!

Sezione: Copertina / Data: Mar 07 novembre 2023 alle 11:02
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
vedi letture
Print