Cosa ha significato far parte di Inter Campus? Jeison Murillo ha le idee chiare e a Libero ricorda: "Quando ero bimbo una scuola vicino a casa mia faceva parte del progetto Inter Campus (progetto umanitario creato dal club nerazzurro in tutto il mondo per aiutare bimbi in difficoltà, ndr).C’erano tanti bimbi di diverse zone della Colombia, non era solo giocare, ma confrontarsi con differenti culture. Ti davano le magliette dell’Inter, ti davano le foto dei giocatori con gli autografi. Quando sei bambino ti crea fascino verso la squadra".

Quanto ha influito sulla sua scelta di essere qui?
"Per me l’Inter ha sempre significato tantissimo, è sempre stata la squadra favorita non solo mia ma anche dalla mia famiglia, per me era un sogno. Sono colori che ti rimangono dentro fin da bambino. Poi c’era Ivan Ramiro (Cordoba, ndr), quindi la seguivamo anche per quello".

A gennaio la Juve la voleva?
"Si sentono sempre tante voci. Io ero concentrato solo sul Granada".

E quando invece è arrivata la notizia dell’Inter cosa ha pensato?
"È stata una grande emozione firmare con un club così importante".

Si è fatto spiegare la rivalità con la Juve?
"Si sente forte, anche solo per i tifosi. Poi anche Guarin e i compagni mi hanno detto cosa significa. Mi piacciono queste partite".

Cosa l’ha colpita di più dell’ambiente Inter?
"El cariño della gente, l’affetto dei tifosi. Quando vieni ad allenarti ti danno tanta allegria ed energia".

L’ultima grande coppia difensiva qui è stata Lucio-Samuel, ora ci siete lei e Miranda. Siete paragonabili?
"Tutti i giocatori sono differenti. La cosa importante è che qui c’è tanta competizione, perché oltre a noi due ci sono Juan Jesus e Ranocchia".

In tanti hanno detto che se la Juve perde domani è fuori dalla lotta per lo scudetto. È d’accordo?
"Il campionato è lungo, può cambiare tutto. Meglio pensare a noi".

Ma vi sentite più forti di loro?
"A parlare sono i numeri e quelli dicono che in classifica siamo sopra. Ma noi pensiamo soltanto a noi stessi".

E a chi dice che giocate male?
"Che stiamo lavorando per migliorare, noi giorno dopo giorno lavoriamo per diventare migliori".

Lei invece dove deve migliorare?
"Tutti i giorni si impara qualcosa, tutti i giorni si può crescere. Magari devo perfezionare il sinistro".

Come si trova con la difesa a 3?
"È compito del mister scegliere il modulo migliore per noi. Dipende tutto dalle sue idee, magari sceglie una difesa a 3 perché ci permette di attaccare con più giocatori".

A proposito di Mancini: vi chiede qualcosa in particolare?
"Di stare sempre alti con la difesa".

Firmerebbe per il terzo posto?
"No, mai. Bisogna puntare sempre al massimo".

Se segna alla Juve?
"Sicuramente farei il gesto del cuore, per mia moglie. Vivo con lei e i miei 2 cani qui ad Appiano, poi ci trasferiremo a Milano".

Chi vince domani?
"Quien gana? L’Inter, claro!".

Sezione: Copertina / Data: Sab 17 ottobre 2015 alle 09:00 / Fonte: Libero
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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