Intervista a Marcello Lippi della Gazzetta dello Sport in vista del derby di Milano. E va ricordato il ruolino di marca dell'ex ct campione del mondo 2006 contro il Milan ai tempi dell'Inter: due vittorie, un pari, un solo ko e in più anche una qualificazione ai danni dei rossoneri in Coppa Italia. Si parla soprattutto dei talenti in orbita Nazionale.

La faccia più bella di questo campionato è Barella?
"Sicuramente. Straordinario. Il miglior centrocampista italiano e di conseguenza un top europeo. Pressa, dribbla, partecipa al gioco con e senza palla, tira, è dovunque. Un trascinatore per Conte e Mancini. Dicono somigli a Tardelli, forse perché anche lui era fortissimo, ma a me sembra un prototipo unico di centrocampista internazionale".

Mancini dovrebbe prendersi presto Bastoni e non restituirlo più all’Under 21...
"È già nel giro e penso ci resterà. Mi sembra maturato come giocatore, anche se non lo conosco. Piedi buoni, visione. Può essere il centrale d’impostazione del futuro, dopo Bonucci, ma non darei categorie fisse: gioca a tre ma può far bene anche a due (così con Mancini, ndr)".

Entra ed esce dal giro, ma alla fine Mancini non lo abbandona mai, come d’altra parte Conte: Gagliardini c’è sempre.
"E questo la dice lunga sulla sua affidabilità. Ragazzo serio, valido, che può giocare centrale e mezzala, a due e a tre. Un centrocampista completo".

Aspettando che torni Sensi...
"Peccato quell’infortunio, stava facendo grandi cose. Dà sempre la sensazione di creare occasioni, inserimenti, gol. Conte, se può, lo schiera. Non è facile emergere in un campionato con il 70% di stranieri".

Che derby vede?
"Un Milan alla prova d’appello dopo il k.o. con lo Spezia che non deve far dimenticare tutto il bello dell’ultimo anno. E un’Inter però concreta come Conte e senza coppe a cui pensare".

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Sezione: Copertina / Data: Mar 16 febbraio 2021 alle 10:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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