Dopo il triplice fischio dell'arbitro Sacchi, Simone Inzaghi si sofferma davanti ai microfoni di DAZN per analizzare a caldo il lunch match di San Siro contro l'Udinese e l'importante 2-0 consecutivo in campionato: "Abbiamo preparato bene una gara che non era semplice, l'Udinese è ben organizzata e con un allenatore capace. Serviva pazienza, una volta sbloccata sarebbe stata più semplice" esordisce il tecnico nerazzurro.

Partita difficile, soprattutto nel primo tempo. Nel secondo avete alzato i ritmi e Correa è stato devastante. 
"La lettura è giusta. Nel primo potevamo muovere più velocemente la palla, ma non era semplice. Sapevamo che sarebbe stato un match del genere, nonostante le occasioni importanti. Nel secondo siamo stati bravi, con il passare di minuti abbiamo trovato più spazi. Sapevamo che sarebbe successo".

Dalla panchina riesci spesso a cambiare la partita, ma oggi la partita è cambiata prima delle sostituzioni. 
"Chi sta in panchina è decisivo, ora con le 5 sostituzioni i cambi in corsa diventano quasi più importanti di chi gioca dall'inizio. Ora li ho quasi tutti a disposizione ed è una grandissima risorsa, giocando così tanto è difficile recuperare le energie fisiche e mentali".

Quando Correa segna fa sempre una doppietta. 
"In questo momento mi avevano avvertito di questa statistica. È un giocatore di grande qualità, quando sta bene può fare tante giornate come quella di oggi. Sanchez, Lautaro e Dzeko stanno bene, di volta in volta scelgo chi mandare in campo".

Quanti centrocampisti in Europa sono davanti a Barella?
"Posso parlare solo di Nicolò, che ha quantità e qualità. È campione d'Europa e scudettato con l'Inter: deve lavorare come fa ogni giorno. È un trascinatore, sente la maglia dell'Inter addosso e questo è un valore aggiunto per noi".
Sezione: Copertina / Data: Dom 31 ottobre 2021 alle 15:02
Autore: Stefano Bertocchi
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