Intervistato in esclusiva da Goal.com, Benoît Cauet, attuale tecnico degli Allievi Nazionali Lega Pro dell'Inter, ha parlato della sua esperienza da tecnico dei giovani nerazzurri. Ecco un estratto dell'intervista rilasciata dall'ex centrocampista della Beneamata:

Cosa fai ora? 
"Alleno i ragazzi dell'Inter da 7 anni, la mia idea è quella di contribuire al loro sviluppo: mi trovo bene in questo ruolo. Quest'anno, mi occupo dei classe 2000. Questo è il mio lavoro a tempo pieno, ho smesso di essere un opinionista per la televisione italiana. Continuo ad imparare ad essere un allenatore ed educatore grazie ai giovani".

Perché la scelta di allenare i giovani? 
"Prima di correre bisogna camminare, dobbiamo strutturarci prima di puntare in alto. Ho giocato molti anni a calcio, ho vinto titoli, ho imparato molte cose, ma si impara anche prendendosi cura della gestione delle risorse umane e questo passa dal lavoro sul campo. Io non voglio saltare i passaggi. Non ho guidato i più piccoli, ma ho iniziato con l'Under 14. Mi piace questo aspetto dello sviluppo di un giovane giocatore. Riuscire a seguirli dall'inizio, educarli a diventare uomini". 

Allenare i giovani dell'Inter è una logica conseguenza della tua esperienza da giocatore qui?
"E' da molto tempo che sono qui. Sono tornato nel 2006 dopo la mia esperienza da giocatore. Prima ero un consulente per la prima squadra, poi sono diventato allenatore delle giovanili. Questo è un club molto importante nella mia vita. Ho visto un sacco di grandi club nella mia carriera, ma questo è quello dove sono potuto crescere personalmente. Il fatto di avere nuovi proprietari non ha cambiato il club, c'è continuità nel fatto di voler puntare sui giovani. Abbiamo ancora le stesse persone che si dedicano ai giovani: per noi questo è rassicurante. Con queste solide basi, siamo riusciti a crescere un sacco di giocatori e siamo orgogliosi di questo".

Sogni di allenare la prima squadra dell'Inter un giorno?
"Oggi io alleno i giovani: il mio obiettivo è quello di aiutare questi giocatori. Guidare una prima squadra è un altro percorso. Come tutti voglio puntare in alto, quindi, sì, è un sogno. Ma io non sono qui per sognare". 

Sezione: Copertina / Data: Mar 08 marzo 2016 alle 10:54
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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