Rispetto al match contro il Chelsea, Mourinho ha preferito tornare al classico 4-3-1-2, affidandosi nuovamente a Santon sulla sinistra e riproponendo Zanetti a centrocampo. Modulo speculare per Delio Rossi, con Pastore alle spalle di Cavani e Miccoli. I rosanero, comunque, rispetto alla squadra avversaria hanno scelto di partire all'attacco dalle retrovie, giocando praticamente tutti dietro la linea della palla e chiudendo ogni varco offensivo all'Inter. Un lavoro bene eseguito, se è vero che ogni tentativo offensivo, proveniente soprattutto da destra (assai sollecitato Maicon), si è infranto contro il muro di Kjaer e Bovo, ben supportati dagli esterni Balzaretti e Cassani (raramente nell'altra metà campo). Il gioco d'attacco rosanero era così affidato ai tre attaccanti, con qualche incursione di Simplicio (Datòlo nella ripresa) e Migliaccio bravo a combattere in mezzo al rettangolo di gioco, soprattutto negli stacchi aerei. Milito raramente ha ricevuto un pallone giocabile, sempre costretto ad allontanarsi dall'area avversaria per fare da sponda ai compagni. Santon solo nel secondo tempo ha attaccato con convinzione Cassani, mentre Maicon, pur godendo spesso di libertà, ha cercato sempre lo scambio, senza mai puntare l'avversario di turno (Balzaretti).

L'ingresso di Thiago Motta e Pandev a metà ripresa ha riportato l'Inter al 4-2-3-1 di Londra, con gli stessi interpreti. Ma se allo Stamford Bridge il Chelsea, costretto ad attaccare, ha lasciato molti varchi esaltando le qualità dei nerazzurri dalla metà campo in su, il Palermo ha stretto ancora di più le maglie difensive, lasciando all'avversario solo il possesso del pallone nella sua trequarti. Neanche un errore, insomma, per gli uomini di Rossi, che hanno respinto fino all'ultimo gli assalti provenianti soprattutto centralmente, dove Sneijder provava a inventare qualcosa senza godere però dell'assistenza dei compagni. Eto'o e Pandev, poi, partendo dall'esterno tornavano sempre dall'olandese, senza mai cercare il fondo per mettere dentro palloni invitanti. Un plauso al Palermo, dunque, che pur avendo pareggiato in casa può ritenersi assolutamente soddisfatto.

Sezione: L'angolo tattico / Data: Dom 21 marzo 2010 alle 11:14
Autore: Fabio Costantino
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