Continuano le risposte all'invettiva dell'altro giorno da parte di Arrigo Sacchi sulla crescita dei giovani calciatori italiani. Dopo Albertini, è la volta di Renzo Ulivieri che ha detto la sua sulla Gazzetta dello Sport. "Tanti anni fa sono partito dalla stazione di San Miniato-Fucecchio, provincia pisana, fino ad arrivare nelle grandi città d’Italia. Avevo giocato nei dilettanti e mi sono ritrovato ad allenare in A", racconta l'ex tecnico del Bologna.

Il cammino sembra in discesa solo per chi già arriva dai campi di Serie A: gli ex calciatori sono facilitati nell’accedere ai corsi per allenatori a Coverciano?
"Non c’è tutto questo squilibrio nei punteggi di ammissione tra chi ha fatto il calciatore ad alti livelli e chi invece si è messo in mostra allenando nelle categorie inferiori o i ragazzi. Oggi ne arrivano di più dal secondo gruppo, fortuna e merito contribuiscono. Poi entra in gioco il libero mercato: se un club punta su un “nome”, per l’immagine oltre che per la competenza, è per la possibilità di scelta. Non è Coverciano che dà questo indirizzo, ma il mercato. Anche chi ha avuto una carriera modesta da giocatore, se ha idee e valori, trova una strada, magari più accidentata, ma che arriva in alto lo stesso".

Chi può vantare una carriera di giocatore ad alto livello, trova invece una strada senza ostacoli?
"Non c’è attività più democratica dell’allenatore di Serie A. Puoi chiamarti come ti pare, avere un grande nome, ma se non fai risultati torni indietro".

Per qualcuno resta più facile accedere ai banchi di Coverciano che per altri?
"Ci sono graduatorie rigide a cui non si può derogare. E i posti sono limitati da direttive Uefa: quest’anno ne volevamo 25, ci siamo dovuti fermare a 20. Alcuni banchi sono riservati alle federazioni straniere per favorire lo scambio, anche i nostri allenatori possono rivolgersi altrove".

Ascolterà gli appelli di Sacchi e Zaccheroni?
"A loro dico che il sistema è già cambiato in meglio: i numeri dei colleghi che partono dalle categorie inferiori e arrivano ai vertici è aumentato. È il contrario di quello che dice Arrigo".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 19 luglio 2022 alle 12:40 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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