L'Inter e Jonathan Ludovic Biabiany sono legati da un filo che probabilmente, al di là dei possibili scenari di mercato, resterà indissolubile. Nato a Parigi il 28 aprile 1988, Biabiany - che mosse i primi passi della carriera col cognome Begora, quello della madre - deve gran parte della sua storia calcistica a Pierluigi Casiraghi, storico osservatore e talent scout dell'Inter. Fu lui, nell'estate 2004 , a notarlo in una partitella giocata su un campetto delle banlieue (la periferia) parigine, rimanendo colpito dalla sua straordinaria velocità. Così, per 20.000 euro l'Inter lo portò a Interello dove lo fece diventare uno dei punti di forza del vivaio nerazzurro. Allievi, Beretti e infine, nella stagione '06-07, la Primavera di Vincenzo Esposito che nel maggio 2007 si laureò campione d'Italia di categoria: in quella squadra c'erano fra gli altri Mario Balotelli e Leonardo Bonucci. 

Biabiany colpisce tutti, allora come oggi, satanasso sulla fascia, bravissimo nel creare numerose occasioni da gol e spessissimo impreciso nella conclusione finale. L'Inter - che lo aveva fatto esordire in prima squadra con Mancini il 16 gennaio 2007 (Inter-Empoli 2-0 di coppa Italia subentrando al posto di Figo) - inizia a prestarlo nell'estate 2007 in B. Chievo (zero presenze), quindi dal gennaio 2008 Modena. In Emilia il francese resta una stagione e mezza e si impone. L'Inter decide di farlo salire di categoria, arriva il Parma e il ragazzo con Guidolin fa il suo, 6 gol in 29 partite che convincono il club nerazzurro a inserirlo nella rosa post-Triplete affidata a Benitez. Biabiany trova spazio, ma l'esame San Siro lo blocca e viene spesso fischiato. Un solo lampo il 18 dicembre 2010, quando realizza il suo primo gol ufficiale con l'Inter: si gioca ad Abu Dhabi e il suo 3-0 sigilla il successo sul Mazembe che vale il Mondiale per club. 

Dopo il trionfo, l’addio. Nel gennaio 2011 Biabiany va alla Sampdoria nell’affare Pazzini. Sei mesi altrettanto non entusiasmanti (la squadra scende in B), quindi il ritorno al Parma. Nella sua seconda avventura in Emilia, arriva l’esplosione con Donadoni. Rimane il problema del gol - 14 in tre campionati -, ma il francese diventa un elemento completo, uno spaccapartite. Donadoni lo plasma, lo utilizza da esterno alto a destra, ma anche come seconda punta o tornante nel 3-5-2. Lo vogliono tutti, la Juventus, ma nel gennaio scorso va vicino al Milan, al Guangzhou e alla Lazio. Resta al Parma,. Ma ora è pronto a spiccare il volo.

Sezione: Rassegna / Data: Dom 08 giugno 2014 alle 11:44 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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