"Non è brasiliano e non è costato ventinove milioni e mezzo come Gabigol: forse anche per questo non risulta ci siano orde di tifosi con gli occhi a cuoricino davanti al convitto dove vive da 4 anni. Però ad Andrea Pinamonti sono bastati gli ottanta minuti in campo con lo Sparta Praga per dimostrare come l’oro, anche una grande squadra quale è l’Inter, possa averlo in casa". Il raffronto, per certi versi cruento, è di Tuttosport, che sembra voglia trovare un motivo per polemizzare anche quando ci sarebbe solo da elogiare senza puntare il dito. "In Pinetina nessuno si è stupito per quanto visto nel giovedì di Coppa: il ragazzo è unanimamente considerato come il Diamante della cantera nerazzurra - si legge -. Ora il 99 nerazzurro dovrà resettare tutto e tornare a pensare alla Primavera ma, il fatto che il suo rinnovo di contratto sia già competenza di Ausilio, dimostra come per l’Inter Pinamonti sia già considerato un big. E chissà che a lasciargli il posto in rosa non possa essere proprio Gabigol, per cui il Las Palmas fa sul serio. La grande scommessa di Suning non è data ancora per persa, però l’Inter, mandando a giocare il brasiliano, deve anche pensare a tutelare quello che è un patrimonio per il club. Non è dato a sapersi quale sarebbe stata la parabola di Gabigol nel caso in cui avesse potuto giocare in Europa League (non era in lista per 'colpa' del fair play finanziario), ma il calcio, come la vita, è fatto anche di sliding doors. E Gabigol può ora fare posto a... Pinamonti".

 
 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 10 dicembre 2016 alle 10:40 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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