"Sarà la propensione alla verticalizzazione immediata del gioco di Mazzarri, la concretezza offensiva di tutte le squadre guidate dall’allenatore livornese. Forse in questo modo è possibile spiegare un dato che emerge a questo punto del campionato nerazzurro. Dopo la partita col Palermo è arrivato il momento di un bilancio perfettamente equilibrato tra l’Inter della prima parte della stagione e quella affidata a Mancini: 22 giornate di Serie A, undici a testa per i due tecnici che si sono alternati sulla panchina dell’Inter. Il toscano è in vantaggio per numeri di punti conquistati: 16 messi in cassaforte fino alla partita col Verona del 9 novembre, 5 in più rispetto a quelli collezionati da Mancini nei successivi undici turni. Mazzarri è riuscito a totalizzare più punti rispetto allo jesino nonostante la “sua” Inter abbia segnato appena una rete in più: 17 a 16". Lo evidenzia oggi Tuttosport, che riporta la statistica elaborata dal Sics di Maurizio Viscidi, vice-coordinatore delle Under azzurre, collaboratore di Arrigo Sacchi negli ultimi anni a Coverciano. "E’ un dato aggregato che comprende numerosi eventi di gioco: tiri in porta, cross, calci d’angolo, assemblati con coefficienti diversi. Con Mazzarri l’indice di pericolosità offensiva era quota 57,2 (quarto posto in Serie A), con Mancini è calato a 51,5 (ottavo). Sostanzialmente invariato il parametro opposto: l’indice di pericolosità difensiva", si legge. In realtà, manca forse il parametro più importante, e cioè gli avversari affrontati. Stesso numero di partite, ma avversari diversi. Mancini, per esempio, ha giocato contro Milan, Lazio, Roma e Juventus; Mazzarri no. 
 
 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 13 febbraio 2015 alle 10:58 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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