Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi commenta il netto 3-0 dell'Inter sulla Roma e, più in generale, la lotta scudetto che pare limitata a quattro squadre.

Godiamoci questa classifica: Milan 38, Inter 37, Napoli 36, Atalanta 34. Che ne dice?

"L’Inter è quella che sta meglio. Contro la Roma ha dato una dimostrazione di forza impressionante. Ho visto un collettivo: tutti si muovevano seguendo i giusti tempi, gli spazi venivano attaccati correttamente, le verticalizzazioni erano micidiali. E poi il pressing è stato fatto con frequenza".

Vincere 3-0 all’Olimpico con la Roma non era così scontato.

"Ripeto: giù il cappello! Anche dopo l’1-0 l’Inter ha continuato ad attaccare, ha cercato il colpo del ko. Le gambe erano sciolte, la velocità di gioco buona".

Bravo Inzaghi, dunque?

"Molto bravo. Lui è sempre stato un buon allenatore, però prima gli mancava qualcosa: era un tecnico “all’italiana”. Ora, invece, ha costruito un’Inter europea dove tutti hanno imparato a interpretare lo spartito. E, se continuano così, anche in Champions a Madrid ci sarà da divertirsi. Sono convinto che, se il mio amico Ancelotti ha visto la partita, un po’ di paura se l’è presa...".

Deluso dalla Roma?

"No, ma mi aspettavo qualcosa di più da qualche giocatore".

Ad esempio?

"Zaniolo deve imparare che si gioca in undici. Non può fare la battaglia uno contro tutti. Lui avrebbe grandi potenzialità, ma rischia di sperperarle tutte. Deve pensare di più".

L’Atalanta può ambire allo scudetto?

"Non dovrebbe, visto che spende meno delle altre, ma potrebbe. E questo fa bene al calcio. Nell’Atalanta vedo sinergia, collaborazione, giocatori che si aiutano l’uno con l’altro. A livello tecnico sono magari inferiori, ma sopperiscono con le conoscenze, con la determinazione, con le idee".
Sezione: Rassegna / Data: Dom 05 dicembre 2021 alle 10:06
Autore: Alessandro Cavasinni
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