"Lo so che a guardare il risultato c’è da disperarsi, ma io credo che l’Inter, nonostante la sconfitta, non sia così distante dal Liverpool e credo che i nerazzurri potrebbero anche vincere ad Anfield". Lo dice Arrigo Sacchi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport per commentare il match di Champions di ieri sera.

L’Inter è caduta proprio nel momento in cui stava producendo il massimo sforzo. Un vero peccato.
"Il calcio è davvero strano. Nel primo tempo il Liverpool ha dominato e l’Inter è stata a guardare, con un atteggiamento molto italiano. Nella ripresa, invece, i nerazzurri hanno tolto la maschera e hanno cominciato a giocare, a tenere il pallone e, di conseguenza, a mettere in difficoltà gli avversari. E poi, quando nessuno se l’aspettava, ecco il gol incredibile di Firmino e lì la partita è finita. Ma il risultato, lo dico subito, è esagerato".

Che cosa alimenta il suo ottimismo?
"La prima parte della ripresa. È quella la strada che l’Inter deve seguire per arrivare ad altissimo livello. E non è lontana. Nel primo tempo, invece, la squadra era troppo timida e attendista, poco coraggiosa. Il Liverpool attaccava con sette o otto giocatori, l’Inter al massimo con due o tre. Quando, nella ripresa, ha avuto il comando delle operazioni ha creato due occasioni in pochi minuti, e il pubblico ha rialzato la testa. Il Liverpool, comunque, è una formazione con i fiocchi".

Dove deve migliorare la squadra di Inzaghi?
"Nel pressing. Ci si deve lavorare sopra con impegno e con intensità. Il pressing è fondamentale perché ti consente di essere protagonista anche quando il pallone ce l’hanno gli avversari e li costringi a giocare come vuoi tu. L’Inter fa ancora poco pressing, deve aumentarlo. Recuperare in fretta la palla è importante perché ti permette giocate improvvise. Nel secondo tempo ho visto che i nerazzurri hanno alzato il baricentro e hanno dato più fastidio al Liverpool nella costruzione della manovra".

Dell’Inter chi l’ha impressionata?
"Perisic, soprattutto. È stato bravissimo. E anche Brozovic, che non mi delude quasi mai. I difensori hanno sofferto un po’, ma non hanno concesso grandi occasioni. Forse là davanti si poteva fare qualcosa di più, ma nel primo tempo l’Inter ha attaccato con pochissimi uomini e allora tutto diventa difficile".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 17 febbraio 2022 alle 11:45 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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