Marcello Lippi ha un debole per un interista che sarà protagonista della Nazionale di Mancini agli ormai imminenti Europei. L'ex c.t. ne parla alla Gazzetta dello Sport.

Chi è quell’azzurro?
"Barella. Non è una novità assoluta, dopo due stagioni nell’Inter e in Champions, ma sarà la sorpresa del torneo. È arrivato il suo momento. Mi piace come gioca, come lotta, come corre. La nostra stella è lui".

E Insigne?
"Impressionante contro i cechi. Gioca sempre con grandissima qualità in un contesto che sembra fatto per lui. Appena l’Italia ha la palla, partono tutti in verticale negli spazi e Insigne è pronto, sia da esterno sia più al centro, come d’altra parte nel Napoli".

Non è che questa Nazionale rischia di esaltarsi troppo?
"No. Questi ragazzi sanno vincere. Sono consapevoli della loro forza, della loro superiorità. Non è presunzione, ma autostima. Quelle due amichevoli con avversarie top avrebbero fatto comodo, lo dico per esperienza, ma ormai ci siamo. Pronti".

In finale c’era uno meno giovane ma sempre prototipo del 10 moderno: De Bruyne.
"Il vero giocatore a tutto campo. Non è mezzala, trequartista, attaccante, è tutto. Accelerazioni, triangoli, verticalizzazioni. Con lui e Lukaku il Belgio ha due grandissimi".

Lukaku, appunto...
"Se gioca come nell’Inter segnerà a ripetizione. È stato il giocatore più decisivo in assoluto della Serie A e il migliore nerazzurro con Barella. Non un semplice centravanti, ma il vero punto di riferimento del gioco. Segna e fa segnare gli altri aprendo spazi, appoggiando la palla, chiamando a sé il gioco".

E altri “italiani”? Kulusevski, Eriksen, Malinovskyi...
"Bravi, ma non all’altezza dei top. Un giorno qualcuno di loro forse lo sarà. Ma per ora i nomi sono altri".

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Sezione: Rassegna / Data: Dom 06 giugno 2021 alle 11:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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