"Milioni e sostenibilità: vuoi o non vuoi, nell’Inter queste due paroline devono per forza andare d’accordo. E il mix funziona, funziona alla grande. Basti guardare l’elenco della rosa nerazzurra: uomo per uomo, valore per valore. Quel che colpisce non è il totale: 549,2 milioni di euro. Che sommato al valore del Milan (550,2) mette in mostra un derby da oltre un miliardo di euro complessivo. Ma, fermandosi all’Inter, incuriosisce un altro aspetto: rispetto a quando la proprietà nerazzurra ha cambiato strategia aziendale, ovvero dall’estate 2020, cioè da quando il mercato in uscita sostanzialmente finanzia il mercato in entrata, l’organico è stato stravolto". Questo quanto sottolinea oggi la Gazzetta dello Sport in relazione alla strategia del club nerazzurro: reinventarsi per sopravvivere senza perdere in competitività. Una sfida complicata, ma fin qui stravinta.

Il dato è lampante: dell’epoca pre Covid sono rimasti solo sette giocatori, compresi Sensi e Sanchez rientrati alla base. Quest'anno il colpo simbolo è quello di Thuram: "Marcus è il profilo ideale: ingaggio nei parametri nerazzurri, carta d’identità che autorizza pensieri anche per un futuro player trading. Così ragiona l’Inter, così si mette in pratica la sostenibilità", spiega la rosea. Un po' come fu Calhanoglu, sempre a zero. Lautaro, invece, è in cima a tutti e il prezzo è da tripla cifra: "Neppure quando lo cercava il Barcellona, ovvero i primi mesi del 2020, il Toro costava tanto. Non è un caso. Non è un caso neppure che Barella sia il secondo per valutazione dietro l’argentino: i due sono gli unici candidati nerazzurri al Pallone d’oro". E con Frattesi e Pavard, altri due arrivi estivi, il club ha messo altri mattoni per basi solide. Solidissime.

Sezione: Rassegna / Data: Mer 13 settembre 2023 alle 09:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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