"Il 20 agosto 2010, pensando al Bayern, l’Inter fresca di Triplete aveva un sorriso grande quanto l’Europa: i nerazzurri avevano appena sbaciucchiato la Champions a Madrid. I bavaresi di Van Gaal, invece, provavano a smaltire la delusione subito in Bundesliga e quel giorno, alla prima giornata del campionato, trovavano il Wolfsburg, club piuttosto pericoloso all’epoca: segnò un 23enne bosniaco in ascesa verticale, ai tempi un incubo per il Bayern. Edin Dzeko era al quarto centro della vita contro i grandi di Germania".

Lo ricorda la Gazzetta dello Sport, che ricostruisce la storia incrociata tra il bosniaco e i bavareis. "La sua vetta, però, due stagioni prima, in un 5-1 che fece storia: Luca Toni in campo lo ricorderà, la goleada al Bayern spalancò la via al titolo del Wolfsburg. A gennaio 2011 Dzeko sarebbe poi finito al City per continuare il decollo verso l’élite del Continente. Oggi, invece, rivede il vecchio grande “nemico”, il Bayern, ma da tutt’altra prospettiva. Edin ha imboccato l’ultima curva della carriera: è sempre tecnico e intelligente, ma assai meno esplosivo. È il 9 d’emergenza di un’Inter che ha cambiato taglia rispetto al lontanissimo 2010. I nerazzurri adesso si approcciano timidi alla Champions, ancora di più dopo la delusione tremenda nel derby. Questo Inter-Bayern è distante anni luce da quello della finale di Madrid, ma è comunque una partita-trappola per Simone Inzaghi. E la sua squadra è a un bivio pericoloso: affrontare subito una corazzata dopo il Milan può dare le motivazioni per la rinascita oppure aprire una crisi ben più pericolosa". 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 06 settembre 2022 alle 10:06 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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