Alle radici della mancanza di continuità. Il Corriere dello Sport prova a indagare sulle cause dei risultati altalenanti dell'Inter e trova un primo spunto di analisi: l’età avanzata della rosa. "Considerato i 23 elementi principali nell’organico della prima squadra, esclusi quindi i giovani pescati dalla Primavera, ci sono 9 tra trentenni e ultratrentenni. Tra questi, evidentemente, ci sono elementi di valore e affidabilità, come il 35enne Acerbi, o il 34enne Mkhitaryan, oppure il 36enne Dzeko. Impossibile criticare il loro rendimento in stagione, ma è normale che possano “tirare” solo fino ad un certo punto. Poi, inevitabilmente, arriva il momento di allentare la presa. Già, ma perché l’Inter è arrivata da averne così tanti? È una conseguenza delle poche risorse a disposizione per costruire la squadra: dovendo fare di necessità virtù, si va a pescare tra i giocatori in scadenza o le occasioni low-cost. Che, spesso e volentieri, sono elementi di spessore sì, ma con la carta d’identità avanzata". E ui entra in gioco il turnover, con rotazioni che però non sempre hanno dato soddisfazione: poco o nulla da Bellanova, Asllani mai davvero inserito, Gosens appena tre volte titolare in campionato. In ultimo, la questione psicologica: sufficienza e presunzione nelle gare contro le medio-piccole hanno contraddistinto questi primi mesi del nuovo anno. "Per ciò che si è visto, la semplice rincorsa ad un posto Champions non è una motivazione sufficiente per dare il massimo in ogni partita. Quando c’è lo scontro diretto, o la sfida di Coppa, allora tutto bene: carichi a mille. Dopo, invece, si può andare al piccolo cabotaggio...", spiega il CdS.

Sezione: Rassegna / Data: Mar 28 febbraio 2023 alle 10:25 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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