Lazio-Inter, come giustamente ricorda la Gazzetta dello Sport, non è mai gara banale. Oggi più che mai, viste le contingenze. Una in particolare sottolineata dal quotidiano milanese: sarà il match tra il migliore attacco del campionato – quello dell’Inter di Inzaghi, 22 reti in sette gare e media gol superiore ai tre a partita – e la peggior difesa delle 'sette sorelle' – 12 reti subite da Sarri, solo sette squadre hanno fatto peggio fin qui in A -.

La rosea evidenzia la fragilità difensiva dei biancocelesti: non una novità visto che pure durante il regno di Inzaghi le cose non andavano benissimo da questo punto di vista. L'assenza di Acerbi per squalifica complica ancora di più la situazione. Ma anche l'Inter è ancora alla ricerca dell'equilibrio, visto che qualcosa dietro va migliorato. "Dzeko è diventato velocemente indispensabile, mentre per il mondo Inter è stato il simbolo della ripartenza post Lukaku - si legge -. Chiaro, la stella offensiva resta Lautaro (5 gol in A), ma la presenza del Toro non può essere così scontata come sembra, per diversi motivi. Detto della stanchezza fisiologica che può derivare dal lungo viaggio per rientrare in Italia, c’è un aspetto che non può essere sottovalutato: con Correa acciaccato (nella notte l’Argentina si è allenata, oggi si saprà di più sull’affaticamento) e Sanchez di rientro dagli impegni del Cile all’ultimo momento, Lautaro potrebbe essere l’unica vera arma offensiva in uscita dalla panchina. Ecco perché Simone sta valutando possibili nuove soluzioni, come l’avanzamento di Perisic nella coppia d’attacco e Dimarco a tutta fascia a sinistra. In alternativa potrebbe avvicinare Calhanoglu a ridosso di Dzeko, ma l’ipotesi al momento non scalda".
Sezione: Rassegna / Data: Mer 13 ottobre 2021 alle 09:38
Autore: Alessandro Cavasinni
vedi letture
Print