L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport analizza ai raggi X i gol messi a segno dall'Inter in questa stagione, ben 29 in 12 giornate: "L’indicazione che evidenzia la spalmatura del gioco di Mazzarri arriva dai 9 gol nati da cross sugli esterni, direttamente o indirettamente: per WM le corsie sono fonte di felicità, i gol di Jonathan e Nagatomo sono oro per le direttive del tecnico, ma gli esempi più lampanti di assist provenienti dalle corsie riguardano un gol a Catania (cross di Palacio, rete di Nagatomo), il primo gol al Sassuolo (viceversa), l’1-0 di Icardi al Cagliari, il 2-1 di Jonathan alla Fiorentina, il gol di Palacio del momentaneo 3-2 al Toro su palla da Belfodil. Nella zona centrale, restano nella mente il gol di Icardi alla Juve, il raddoppio contro il Livorno con assist di Kovacic, l’azione personale di Alvarez a Catania e il gol dello stesso Ricky contro l’Udinese. Occhio, ora, ai gol su palle inattive: 3 sono arrivati direttamente (punizione a Udine, 2 corner fra Friuli e il match col Verona), altri su inizio da angolo o fallo laterale quindi non direttamente, tipo il suddetto gol di pancia di Palacio su rinvio di Jorginho".

E ancora: "La distribuzione dei gol è la seguente: 5 sono stati segnati di testa, 9 di sinistro, 11 di destro (più i 3 autogol e il colpo di addominali di Palacio). La curiosità? E’ che Nagatomo, il più basso della truppa, ha fatto due gol (al Genoa e al Catania) di testa: il giapponese è, assieme a Cacciatore, il difensore-killer della A dopo il terzo sigillo personale infilato al Livorno. Tanti, rispetto alla media, sono i gol col piede mancino, e quelle 9 reti se le distribuiscono in tre, ovvero Palacio, Alvarez e Cambiasso. In tutto questo è uno soltanto il gol targato Italia: Ranocchia a Udine".

Sezione: Rassegna / Data: Lun 11 novembre 2013 alle 09:52 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandra Stefanelli / Twitter: @Alestefanelli87
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