L'Inter a 6 punti dalla Juventus. Luigi Garlando, sulla Gazzetta dello Sport, sottolinea la crescita della truppa nerazzurra: "La più bella Inter della stagione ha schiantato la Lazio, ha agganciato il Napoli al secondo posto e ha scavato un fossato significativo di 4 punti sulla quarta - si legge -. Anche vincendo il recupero con il Genoa, il Milan non potrà andare oltre i 18 punti della Lazio. La Roma, agguerritissima rivale per un posto Champions nei pronostici balneari, è sprofondata addirittura 7 punti più in basso. Ma non è tanto questa allegra contabilità di classifica a far sorridere Spalletti, quanto il modo con cui è arrivata la sesta vittoria consecutiva. Spalletti ha piantato le tende nella metà campo nemica, ha tracciato la linea difensiva altissima e non ha ordinato la ritirata neppure dopo il 3-0. Questa è la grande novità, non il secondo posto. Un anno fa, nel girone d’andata, l’Inter era anche prima. Ma si vantava, come Allegri, della propria essenzialità: un gol, ottenuto spesso spendendo la propria fisicità e poi difeso con i denti. Oggi può vantarsi del gioco e di segnare gol belli, come quello di Brozovic e il secondo di Icardi. Finalmente ha capito che la Juve non va rincorsa solo in classifica, ma soprattutto sul piano della qualità della manovra e della personalità. Dopo un derby da dominatore, l’Inter ha subito troppo passivamente il Barcellona che si è tenuto il pallone. Okay il valore dei catalani, ma a Spalletti quella remissività non è piaciuta e, per cancellarne il ricordo, ha disegnato la partita di aggressione e possesso di ieri. Mettendoci un paio di colpi tacco. Primo: il recupero di Joao Mario che era finito nell’angolo più buio dello spogliatoio. Se il portoghese ha giocato una buona partita è perché ha trovato un organismo virtuoso che l’ha assorbito bene. Secondo: la nuova disposizione della mediana con Brozovic vertice basso. Nel 4-2-3-1 partiva palla al piede, si lasciava dietro il compagno di linea e si trovava spesso solo. Ieri avanzava e aveva ai lati Vecino e Joao Mario pronti all’appoggio. Da questa rete di palleggio è nata la gran partita dell’Olimpico. L’Inter oggi ha la miglior difesa del torneo (solo 6 gol subiti) e un 9 che segna sempre. Se crescerà in mezzo, le sue ambizioni, anche in Champions lieviteranno parecchio. Vecino ha già raggiunto una continuità di rendimento altissima e costruito un ponte d’oro con Icardi. I margini di crescita sono tanti perché Perisic non è ancora Perisic e Nainggolan deve dare il meglio. Il sospetto è il solito: l’Inter sarà bellissima solo quando Brozo sarà bellissimo come ieri. Ma con un Joao Mario in più e gli scampoli di qualità di Borja, Spalletti potrà divertirsi".

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 30 ottobre 2018 alle 09:22 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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