"Viene in mente la barzelletta del tipo in Ferrari, rincorso da un uomo a piedi. Accelera, accelera, ma l’inseguitore resta nello specchietto retrovisore: gli sono rimaste impigliate le bretelle nella Ferrari. Più o meno la sensazione che deve provare Simone Inzaghi alla guida dell’Inter capolista che ha perso una sola partita (contro le 5 di un anno fa) e domina quasi tutte le classifiche virtuose: gol fatti (Juve 6a, 11 reti in meno), gol subiti (Juve 2a, 2 in più), assist (Juve 6a), azioni manovrate (Juve 12a). Il gol di Thuram a Napoli, preceduto da 22 tocchi collettivi che hanno spostato più volte la palla da destra a sinistra, è lo spot della qualità di gioco nerazzurra. La Juve è meglio caratterizzata dalle incursioni su corner di Gatti o Bremer e dai gol nati da fermo". Lo scrive Luigi Garlando oggi sulla Gazzetta dello Sport, fotografando così il duello in vetta tra nerazzurri e bianconeri.

L'Inter vince e convince, ma la Juve, in qualche modo, resta là dietro, attaccata con le unghie. Ora però il calendario, dopo prove severe superate agilmente, offre a Inzaghi la possibilità, almeno sulla carta, di staccare un po' il rivale Allegri entro la fine del girone d'andata. "La somma dei punti attuali delle squadre che dovrà affrontare l’Inter in questo scorcio di torneo fa 73, quelle che incroceranno la Juventus 89", puntualizza Garlando. 

Sezione: Rassegna / Data: Mer 06 dicembre 2023 alle 12:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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