In una lunga intervista concessa a Sportweek, tra passato e presente, Adriano Galliani ricorda anche un aneddoto legato alla Supercoppa 2011, quella vinta dal Milan con l'Inter di Gasperini. "Nel 2010 porto Max Allegri ad Arcore da Berlusconi. Tra me e il presidente ha sempre funzionato così: l’allenatore lo propongo io, ma lo sceglie lui. Solo Sacchi è stata una sua intuizione al cento per cento. Dunque, gli presento Allegri la sera in cui l’Inter vince la Champions a Madrid. A me Allegri piaceva: per come giocava il suo Cagliari e per l’eleganza della sua persona. “Un giorno verrai al Milan”, gli ripetevo. Aveva il phisique du role per allenare il Milan. Dei suoi anni ricordo con gusto la vittoria della Supercoppa a Pechino sull’Inter: 2-1 dopo aver chiuso sotto il primo tempo. Ma, non me ne voglia Max, la storia del Milan è stata contrassegnata da tre allenatori: Sacchi, Capello e Ancelotti, uno per decennio. Così, il giocatore che mi faceva diventare pazzo era Van Basten. Baresi e Maldini, Kakà e Sheva, sono a un’incollatura, ma gli stanno dietro. A 28 anni, quando si ritirò, aveva già vinto tre Palloni d’Oro . Lo scongiurammo fino all'ultimo di non operarsi a quella maledetta caviglia".

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Sezione: Rassegna / Data: Sab 27 giugno 2020 alle 10:56 / Fonte: Sportweek
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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