Tra i giovani nerazzurri 'fuori sede' più di spicco c'è senza dubbio il portiere del Monza, Michele Di Gregorio. Il portiere ex Avellino - tra le altre - vuole la Serie A con il Monza possibilmente, club che gli ha consegnato le chiavi di un rapporto di fiducia rinforzatosi nel tempo. L'Inter dal canto suo non ha mai lasciato da parte l'interesse per il ventiquattrenne, sempre monitorato da chi di dovere tenendo in conto l'età di Samir Handanovic. "Ad oggi a Monza mi trovo benissimo. Il gruppo è incredibile, disposto al sacrificio ad aiutarsi. Conquistare la massima serie qui sarebbe un traguardo grandissimo e storico. Facciamo così: prima andiamo in A con il Monza e poi vediamo il da farsi anche se la formula del mio trasferimento parla chiaro (ride ndr). Va detto che sono due società importantissime. È difficile scegliere (tra Monza e Inter, ndr)".  ha detto il classe '97 a Tuttosport, dove dichiara il suo amore per il Monza.















Il Monza l’ha rivoluta in prestito con obbligo di riscatto. A che punto sente che è arrivata la sua maturazione? 
"Ogni anno fatto fuori dal settore giovanile dell’Inter mi ha lasciato qualcosa, sia a livello tecnico sia umano. Il percorso è quello giusto passando da Renate, dove mi sono accorto che il calcio professionistico è una cosa diversa dal settore giovanile".
Come vive, da fuori, le polemiche su Handanovic e come vede Radu o Onana come possibili suoi sostituti un domani? 
"Io e Radu siamo stati compagni di squadra all’Inter e abbiamo tutt’ora un ottimo rapporto. Ho seguito la sua crescita sia ad Avellino sia al Genoa e ha dimostrato di avere grandi qualità. Però va detta una cosa: prendere l’eredità di un campione come Handanovic non sarà facile per nessuno. Che sia Radu, Onana, Di Gregorio o altri. Perché non c’è solo la parte tecnica, dove uno può essere più o meno forte, ma c’è un discorso anche psicologico che non è per nulla facile perché quando difendi i pali dell’Inter devi essere sempre al top in ogni partita, visto che lì si lotta per vincere sempre. Radu può starci alla grande, ma penso che poi ci penserà la società a scegliere con cura chi dovrà prendere il posto di Samir".
Quanto le fa piacere avere la stima, da anni, di due dirigenti come Ausilio e Galliani? 
"Parliamo di persone che sanno parecchio di calcio. Sono due dirigenti molto importanti e mi rende orgoglioso il fatto che mi abbiano seguito così da vicino e che mi stimino così tanto. Questa fiducia è quel qualcosa che mi ha spinto a dare sempre di più in ogni allenamento e a dimostrargli che avevano fatto bene a puntare su di me. L’Inter me lo ha dimostrato tenendo sempre il mio cartellino di sua proprietà, il Monza mettendo una formula importante. Quando Galliani mi ha chiamato questa estate, gli ho detto subito di sì. Non voglio farlo pentire di questa sua scelta".













Sezione: Rassegna / Data: Dom 14 novembre 2021 alle 10:07
Autore: Egle Patanè
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