Mauro Icardi e Geoffrey Kondogbia: da punti di forza a punti deboli. La pensa così il Corriere della Sera. "Per Icardi, l'intesa con Jovetic è faticosa come l’accoppiamento tra panda, il montenegrino non ha trovato la via giusta per giocare con lui che non è una punta alla Gilardino, giusto per restare all’ultimo impietoso confronto con un centravanti di movimento, sacrificio e sostanza - si legge -. Mancano all’Inter le reti di Icardi, l’anno scorso a segno cinque volte dopo i nove turni d’avvio. L’argentino, condizionato dall’infortunio di inizio stagione, è estraneo al gioco della squadra. Una manovra parca di verticalizzazioni e cross, costruita più sui muscoli dei centrocampisti e sulle invenzioni di Jovetic. Icardi è un caso, perché chi a maggio scorso ha chiuso la stagione timbrando 22 volte il cartellino, rischia di passare per un assenteista dopo un quarto di campionato speso a guardare giocare gli altri. A Palermo, per la quinta volta su otto presenze, non è riuscito a produrre neppure un tiro nello specchio. I numeri sono spesso una foto fredda, qui più un’istantanea nera di un giocatore non sviluppato, come Kondogbia. Il francese, a 22 anni come il suo capitano, è duro e acerbo, un frutto ancora indietro. I 30 milioni e più spesi per strapparlo al Milan non hanno prodotto interessi. Monsieur Geoffrey da mezzala non ha funzionato, da centrale a Palermo è durato un’ora. Serve tempo sì, in Italia non ce n’è mai". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 26 ottobre 2015 alle 11:18 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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