Il campionato ha ufficialmente una favorita: secondo Paolo Condò, con la vittoria del derby l'Inter si è appuntata definitivamente i galloni di candidata alla conquista dello Scudetto. Dalle colonne de La Repubblica, Condò scrive: "L'Inter ha allungato con decisione vincendo il quarto scontro diretto degli ultimi due mesi. Ora ha 4 punti di margine sul Milan, almeno 5 sulla Juve e nove sulla Roma. Il tutto all'inizio del lungo muro finale che per l'Inter avrà il ritmo filante di un gigante, mentre le altre vivranno un frenetico slalom. C'è anche la mossa del cavallo di Antonio Conte: costretto dalla scomparsa della proprietà - non della società, proprio di Suning - a cavarsela con quello che c'era in dispensa, è tornato sui suoi passi valorizzando il giocatore più tecnico della rosa, ovvero Christian Eriksen, che a sua volta ha risposto all'ultima chiamata con un atteggiamento finalmente coinvolto. Detto che anche Ivan Perisic ha tirato fuori la gara dell'anno, Conte ha allargato a 15/16 giocatori il proprio commando: il numero ideale, con una gara a settimana".

Gli elogi principali di Condò sono però per Samir Handanovic: "Per molto tempo è stato il portiere eccellente di un'Inter mediocre, che faceva grandi sforzi per non perdere un posto in Europa League. La progressiva risalita del club è coincisa con i primi segnali di invecchiamento: non tanto le papere, che capitano a tutte le età, quanto qualche pallone battezzato imprendibile troppo presto. Nulla di tragico, ma la sensazione che a 36 anni il portiere avesse perso il suo status di punto di forza; nei critici più accesi, fosse divenuto la debolezza di un'Inter da Scudetto. Un sarcasmo che Handanovic ha respinto tre volte, con altrettante prodezze, nel cuore della partita che ha una discreta probabilità di rivelarsi il match chiave di questo campionato". 

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Sezione: Rassegna / Data: Lun 22 febbraio 2021 alle 12:39
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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