Evaristo Beccalossi ha rilasciato oggi un'intervista a La Gazzetta dello Sport raccontando della sua vita all'Inter e del futuro, dopo la vittoria come capo delegazione dell'Italia Under 19 agli ultimi Europei di categoria.

Degli anni da calciatore racconta: "Non sapevo mai come avrei giocato: arrivavo a San Siro carico e non toccavo palla, ero reduce da una settimana di serate e facevo solo numeri. Ero così. Gli psicologi dicono che sono pericoloso quando ho tutto sotto controllo. Ma se tornassi indietro non cambierei nulla. Io voglio morire ingestibile", dice il "Becca". "Fumavo un pacchetto al giorno, bevevo una decina di caffè, ma i compagni mi accettavano così com’ero - continua - Rimpianti? Zero. Mi sarebbe piaciuto fare il Mondiale ‘82, ma mio padre mi aveva insegnato a trasformare una delusione in un’opportunità. E così seguii quel Mondiale come commentatore da Montecarlo: un mese bellissimo".

Oggi l'esperienza da capo delegazione degli azzurrini. "Il futuro? Non lo so. Il mio cuore batte per la Nazionale e per l’Inter. Con Marotta ho un ottimo rapporto. Ma dopo un mese che non vedo i ragazzi, mi mancano. Proseguire il mio percorso in azzurro o tornare nella casa nerazzurra: due splendide soluzioni. Nel mondo ci so stare, qualche regola la seguo anche io...".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 10 agosto 2023 alle 10:07
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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