Walter Zenga è intervenuto questa mattina a Radio Sportiva per parlare della situazione dell'Inter e del campionato italiano. "Se avessi detto io le parole che ha detto Conte sarei stato fucilato. 'Togliete il vino' è una frase che lascia il tempo che trova. Ho già detto lo scorso anno parlando con Antonio che deve andare avanti per la sua strada, senza fare polemiche", dice l'ex portiere nerazzurro. "Tutti vorrebbero vincere ma le pressioni che ha una squadra come l'Inter sono diverse da altre squadre. I risultati si vedono alla fine, aver pareggiato in casa con l'Atalanta non è malvagio. Ci sono momenti nei quali produci tanto e raccogli poco. La squadra ti soddisfa, ma per dettagli non vinci. Poi ti basta una situazione di svolta, come accaduto lo scorso anno all'Atalanta nel girone di Champions. A momenti vanno in semifinale dopo aver trovato la qualificazione in extremis. Normale che ogni partita vada giudicata, ma non è che se non vinci la squadra non sta giocando bene".

Chiaramente si tratta di una stagione particolare, per le regole del Covid e il calendario affollato. "Giocare ogni tre giorni con determinate regole porta a risultati strani - analizza Zenga -. Alcune squadre ne guadagnano perché senza pubblico alcuni giocatori hanno il coraggio di sbagliare, però magari con il pubblico l'attenzione diventa anche più elevata. Il Milan, da quando è iniziata la pandemia, è cresciuto tantissimo. Altre squadre hanno perso qualcosa. Ci sono giocatori che giocano meglio quando giocano "contro". 

Zenga è poi intervenuto sulla scelta della Juventus di affidarsi all'esordiente Pirlo. "Non è necessario fare tutta una trafila - dice ancora l'ex interista -. Pirlo pagherà qualcosa a livello di gestione e di situazioni ma non è un grande problema. E' vero che la Juve sarebbe stata decima senza il 3-0 a tavolino col Napoli, ma i progetti bisogna capire perché iniziano. Sta facendo un campionato con Frabotta titolare, ha cambiato qualcosa. Serve tempo. Non vedo grandi problemi. Agli allenatori va dato tempo e l'annata è lunga. Se l'Inter dieci anni fa mi avesse affidato la panchina, non mi avrebbe mica detto di fare quello che volevo. Sicuramente Pirlo avrà un supporto dall'interno. Non penso che alla Juve siano così folli da prendere una scelta senza ponderare i pro e i contro. Si farà sicuramente aiutare. La favorita per lo scudetto? Non ne ho la più pallida idea. La Juve ha vinto nove scudetti consecutivi per cui lo è, l'Inter ha migliorato la rosa quindi è la seconda candidata. Gattuso sta facendo un grande lavoro a Napoli. Non so chi sia la favorita ma sarà un'annata combattuta".

Nel frattempo Zenga attende una chiamata. "Sono a Dubai, sono lontano dalle vicende dell'Inter e in questo momento non ci penso proprio a rientrare in Italia - dice - . In questo momento sono qui perché con le regole del Covid non posso seguire allenamenti o partite. Allenatori che stimo all'estero? Resto della mia idea che ci siano tanti bravi allenatori in Italia anche in serie minori che devono essere seguiti e aiutati".

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Sezione: News / Data: Lun 09 novembre 2020 alle 11:39
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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