Zanetti all'AFA: "Un privilegio il film dedicato a me. Da vice presidente voglio rendermi utile"

Venerdì prossimo, nelle principali sale cinematografiche italiane, sarà proiettato via satellite il film 'Zanetti story'. La notizia è giunta anche in Argentina e l'ex capitano dell'Inter, ai microfoni dell'AFA, Asociacion del Futbol Argentino, ha promesso che presto sarà possibile la visione anche in Sudamerica: "Il film ripropone momenti della mia vita molto importanti. Si tratta di ripercorrere la mia carriera da calciatore dell'Inter e della Seleccion. Sarà presentato in anteprima in Italia, ma speriamo di raggiungere presto Buenos Aires". Non succede tutti i giorni di ritrovarsi nei cinema italiani e Pupi lo sa bene: "Mi rendo conto che si tratta di qualcosa di molto speciale. E' un privilegio poter vedere un film dedicato a me, un onore. Voglio ringraziare le persone dell'Inter per avermi dato l'opportunità di continuare ad occuparmi di un club così importante anche dopo il mio ritiro e soprattutto per il tanto affetto che mi mostrano ogni giorno. Quando mi raccontarono dell'idea di realizzare una pellicola ho pensato che fosse folle, ma in realtà mi piaceva l'idea di raccontare la mia storia partendo dalla mia infanzia per arrivare a tutto ciò che ho realizzato".

Nel film si vedrà un Zanetti sotto la veste di attore? "No, no (ride, ndr). In realtà io non sono presente, perché c'è una persona che racconta la mia storia. Sono soprattutto storie su di me, raccontate dai miei amici, colleghi, tecnici". Tanti i campioni che intervengono per parlare del recordman di presenze con la maglia Albiceleste, da Baggio a Messi, da Cambiasso a Mourinho: "E' stato molto emozionante. E' un orgoglio sentire tante belle parole da questi grandi personaggi del mondo del calcio".

Sull'attuale ruolo di vice presidente del club nerazzurro, Zanetti dice: "Ho preso molto bene questa nuova fase della mia vita. C'è molto da fare e la cosa importante è che mi senta utile per il club".

In chiusura una battuta sulla medaglia d'oro vinta nei giochi Panamericani del '95 e per la medaglia d'argento vinta ad Atlanta '96: "E' stata una scelta molto importante per la mia vita. Sono sempre stato orgoglioso di difendere i colori del mio Paese ed ho sempre cercato di fare il meglio per portare l'Argentina in alto.