Dalle colonne della Gazzetta dello Sport arrivano le parole di Marco Verratti. In molti si sono dati da fare per criticare l'Inter in merito alla trattativa sfumata con l'ex Pescara, ma è lo stesso centrocampista abruzzese a spiegare come andarono le cose in estate. "A giugno era quasi fatta con la Juventus. Poi è saltato il prestito di un giocatore al Pescara che chiedeva in compenso una somma che la Juve considerava troppo alta perché venivo dalla B. Così si è fatto avanti il Psg che ha proposto qualcosa di buono al Pescara e un progetto interessante per me. La differenza? Alla Juve si parlava di futuro, a Parigi di presente. Potevo rimanere a Pescara: a 19 anni la Serie A è molto. Magari però tra un anno non si sarebbe ripresentata la stessa occasione. Nel calcio devi sapere cogliere l’attimo. Il Psg è destinato a diventare una delle 5 squadre più forti al mondo e gioca in Champions. Non si rifiuta". 

Insomma, sarebbe stato più difficile vederlo subito in campo alla Juve. "Inevitabile, c’è Pirlo. Ma io mi sentivo pronto per giocare. Penso che se una squadra ti prende è perché crede in te fin da subito, senza mandarti in prestito. In Italia per me c’erano Juve o Pescara. Al Psg però mi hanno fatto sentire al centro del progetto".

Sezione: News / Data: Ven 28 settembre 2012 alle 09:55 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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