Sempre lui, Wesley Sneijder. Il giorno dopo la vittoria sul Livorno non è ancora chiaro se sia maggiore la soddisfazione derivata dall'ottima prestazione dell'olandese, o il rammarico per non poterlo vedere in campo domanica sera contro la Lazio, triste conseguenza dell'espulsione (esagerata) rimediata a Bergamo contro l'Atalanta. Pazienza, nel posticipo della sedicasima di Serie A toccherà ancora a Stankovic farne le veci. Anche ieri sera, oltre a confermarsi un portafortuna per i nerazzurri (imbattuti con lui in campo), Sneijde rha dato dimostrazione di essere un grande giocatore, come se fosse necessario avere conferme. Al di là del magnifico gol su punizione, il secondo con la maglia dell'Inter dopo quello al Catania in campionato, l'ex Real Madrid è praticamente entrato in tutte le azioni pericolose offensive della squadra di Mourinho, servendo una serie di assist che i compagni avrebbero potuto sfruttare meglio (Suazo in primis). E se gli attaccanti non sono in serata, ci pensa il suo destro vellutato a capitalizzare al meglio un calcio da fermo, lasciando di stucco Benussi.

La memoria torna così all'estate, quando l'Inter fece di tutto per convincere il Real Madrid a lasciarlo partire, e oggi sempre più si capisce perché tra i tanti nomi considerati degni di indossare il numero 10 dell'Inter la società abbia insistito tanto per avere proprio l'olandese.

Sezione: News / Data: Gio 17 dicembre 2009 alle 10:23
Autore: Fabio Costantino
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