Lunga, oltre che rara, intervista di un solito umilissimo Gigi Riva, campione dentro e fuori dal campo. La bandiera del Cagliari, intervistato da Il Giornale, si è raccontato in una chiacchierata durante la quale torna sul suo passato da calciatore.

Lei fu il trascinatore del Cagliari nella vittoria dell’unico e storico scudetto.
"Fu una soddisfazione immensa perché capivo che il mio inserimento era stato determinate. L’anno dopo non riuscì a difendere il titolo. Prima dell’infortunio avvenuto con la Nazionale vincemmo a Milano contro l’Inter per 3 a 1 dove segnai due gol. Ma la stagione fu compromessa".

Essendosi affermato come talento, campione e capocannoniere non ci fu da parte delle grandi squadre del Nord come Juventus o Inter, la corsa ad acquistarla?
"Non ci sono andato io. Mi hanno venduto due o tre volte, ma io mi rifiutai!".

Tra i compagni di avventura all’Europeo c’erano campioni come Facchetti, Zoff, Rivera, Mazzola... insomma il gotha del calcio italiano.
"Sì. Era una buona squadra… Rivera e Mazzola erano degli autentici trascinatori anche dal punto di vista caratteriale. Se stavi tranquillo, bravo e ti impegnavi ti davano la possibilità di fare goal in tutti i novanta minuti". 

Il difensore più “duro” che ha incontrato?
"Tarcisio Burgnich dell’Inter. Definito da Armando Picchi 'la roccia'. Purtroppo se ne è andato anche lui due anni fa".

Sezione: News / Data: Mer 25 gennaio 2023 alle 17:00
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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