Si è concluso da poco l’anno 2009, un 2009 ricco di avvenimenti, arrivi, partenze, sconfitte (poche a dire la verità) e vittorie (tante).
Un anno in cui la forza dell’Inter si è consolidata del tutto in Italia; solo il grande Torino, quello degli anni cinquanta, detiene il record italiano di cinque scudetti consecutivi vinti in Italia, obiettivo del nuovo anno, obiettivo che sembra essere davvero alla portata. Il 2010 nerazzurro si apre con questo auspicio, cercare di entrare nella leggenda proprio come fece la grande squadra torinese.
L’obiettivo sembra essere davvero alla portata dei nerazzurri; ripartire alla grande a Verona, deve essere il segno che i nerazzurri in vacanza non ci vanno mai e se ci vanno non è di certo per divertirsi. Un perfezionista come Mourinho sa quello che si deve fare per mantenere calmo l’ambiente, tanto da andare contro la stampa ogni maledetto giorno dell’anno, preservando la squadra in una ipotetica campana di vetro. Come non dimenticare in questo trionfale 2009, la sfuriata di marzo, quando ormai stanco di quel processo “anti Inter” attuato dalla stampa; “Prostituzione Intellettuale”, coniò il Mou, oppure quel famigerato “Zeru tituli”, tanto caro ai tifosi nerazzurri.

Il titulo delle scorso anno ha dato conferma alle certezze nei confini nazionali; guidata da un Ibrahimovic monumentale, capocannoniere con 25 gol, sostenuti da un Maicon devastante e da Julio Cesar, ai tempi numero uno assoluto, l’Inter ha raggiunto quota 17 scudetti. La cavalcata nerazzurra non ha subito tregue, sebbene la sfortunata caduta pechinese contro la Lazio in Supercoppa; dopo le prime sette giornate in cui una bella Juve era in vetta, l’Inter ritrova presto l’aria di casa, quell’aria che continua tutt’oggi a respirare, con ottimo un vantaggio accumulato sul Milan e sulla Juventus stessa, caduta poi in disgrazia paradossalmente dopo aver battuto i nerazzurri a Torino, come a dire che ci riesce a battere l’Inter ne pagherà le conseguenze dopo (vedi anche la Sampdoria e la Lazio, le altre due capaci di battere i ragazzi).
Se per quanto riguarda la classifica, poco è cambiato, in squadra il tutto scorre e si rinnova, per usare un perifrasi filosofica eraclitea. Ibra è emigrato verso la Catalogna, ma Eto’o, Milito e Snejider lo hanno sostituito alla grande, dando all’Inter quella fluidità di manovra, lo scorso anno sostituita dai lampi di classe del genio svedese.
La concretezza difensiva è aumentata con l’arrivo di Lucio, gemello difensivo di Walter Samuel ed il centrocampo prende quota con la classe di Thiago Motta, le carte adatte per sfidare al meglio il Chelsea di Carletto Ancelotti.

Si ripartirà dall’Inghilterra, laddove a Marzo abbiamo detto addio ai sogni di Champions, senza però arrenderci alla forza del Manchester United, spaventato con due pali che ci fecero lasciare l'Old Trafford con tanta delusione. L’Inghilterra sarà il crocevia decisivo per la UCL e per la stagione nerazzurra, perché è inutile dire che l’obiettivo massimo della stagione sarà arrivare più lontano in Europa. Ciò lo si avverte dalle parole di tutti, da quelle di Mourinho, caricato dalla sfida più bella che il destino poteva offrigli (il ritorno al Bridge) dalle parole del capitano Zanetti che, vede già una finale contro il Barça ed il Real, oppure quelle di Dejan Stankovic, eterno innamorato della maglia nerazzurra e campione dalla tempra d’acciaio, mai domo e sempre in prima linea a lottare. Non abbiamo ancora digerito quella serataccia del 25 novembre al Camp Nou; troppo forte il Barcellona, troppo fragile l’Inter. I nerazzurri, delusi da quella serata, attendono il momento del riscatto, il momento della rivincita, quel momento che il 2010 porterà.

Un 2010 che speriamo tanto somigli al 2009, un 2010 ricco di soddisfazioni, un 2010 da Inter, nel quale brindare a nuove importanti traguardi. I tifosi nerazzurri lo sperano vivamente e forse lo hanno chiesto al nuovo anno mentre alzavano i calici per il brindisi a mezzanotte. Per il resto non si può far altro che augurarsi un 2010 carico di soddisfazioni e successi, nella vita quanto in campo.

Sezione: News / Data: Ven 01 gennaio 2010 alle 14:52
Autore: Alberto Casavecchia
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