Ravanelli: "L'Inter lotterà fino alla fine, Conte crede nella rimonta. Penso che il vero Eriksen sia un'altra cosa"

Intervenuto su SkySport, Fabrizio Ravanelli, ex compagno di Antonio Conte ai tempi della Juventus, commenta il momento dell'Inter e l'impronta del tecnico nerazzurro: "Non credo che il campionato sia mai stato chiuso. L’Inter è una grande squadra, mi sembra che abbia lavorato bene in questo stop forzato. Sull’intensità ha dimostrato almeno per 60' di essere più avanti della Juventus, ieri ha trovato difficoltà nel chiudere la partita ma è una squadra molto temibile: ha giocatori che davanti fanno la differenza e dietro subisce poco. Credo che lotteranno fino alla fine per la vittoria del campionato".

Riguardo Conte, l'ex attaccante ammette che "il ruolo del manager gli si addice tanto, è un professionista che tiene ai particolari e ieri si è visto: da come guidava la squadra mi sembrava di rivedere Conte quando fa le esercitazioni in allenamento undici contro zero. Questo sta a testimoniare che è sul pezzo e che crede nella rimonta e nel lavoro, come sentiamo nelle sue interviste. Bisogna capire il messaggio che manda: parla di professionalità, umiltà e lavoro, ingredienti per fare la differenza in qualsiasi ambito lavorativo. Se lo sentivo parlare anche in campo? Ci pensava anche il mister Lippi e credo che anche lui gli sia servito per poter migliorare. Sapeva abbinare quantità e qualità, è stato il capitano della Juve per tanti anni e dava sempre una mano. E’ stato importantissimo per la Juve e ora sta facendo molto bene anche da allenatore dell'Inter anche se gli è sfuggito qualche obiettivo come la Champions e la Coppa Italia. Ma la sua mano si vede: un’Inter così combattiva non si vedeva da tanto. Tutti hanno il credo del proprio mister".

Sui progressi di Christian Eriksen e il problema della lingua italiana: "Credo ci voglia un po' di tempo, sapere la lingua ti aiuta tantissimo a comunicare con i compagni e a capire gli aspetti tattici, ma Conte è uno che parla bene l’inglese e quindi credo che ora sia l’ultimo dei problemi. Forse sono una voce che stona, ma per ora non credo che l’Eriksen di oggi possa accontentare Conte e gli interisti: penso che il vero Eriksen sia totalmente un’altra cosa".

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