"Sto bene, molto bene. Ho iniziato ad allenarmi quasi da due mesi, compreso il lavoro che ho svolto da solo prima del ritiro, e sul campo penso di averlo dimostrato. Ho in mente di dimostrare che sono un grande giocatore". Andrea Ranocchia non molla e ci riprova. Dopo la parentesi poco fortunata di Genova, riecco l'Inter. "Per la prima volta dopo tanto tempo al mercato proprio non penso anche perché non si capisce mai davvero quello che può succedere. Mi alleno da professionista e penso a dare il massimo per l’Inter", dice l'ex capitano nerazzurro nell'intervista rilasciata al Corriere dello Sport
 
Com’è stato l’impatto di De Boer nello spogliatoio? 
"E’ arrivato da poco e il tempo di lavorare tutti insieme è stato poco. In Irlanda contro il Celtic abbiamo fatto bene e ci siamo sforzati di mettere in pratica quello che lui ci ha chiesto. E’ stato un primo passo importante, ma il cammino è lungo. Ci spinge a rischiare, a pressare alto per riconquistare il pallone più avanti. Vuole che i suoi concetti ci entrino in fretta nella testa e nella riunione in cui ci ha spiegato quello che si aspetta da noi in campo, mi sono piaciute le sue idee. E’ un modo nuovo di giocare che dobbiamo imparare a mettere in pratica". 
 
Sorpreso dalla decisione della società di interrompere il rapporto con Mancini? 
"E’ stata una scelta che ha sorpreso sia me sia i miei compagni, anche perché è accaduto tutto in mezza giornata. Alle 13 il Mancio ci aveva dato appuntamento per l’allenamento del giorno successivo e poi è successo quello che tutti sapete. Non voglio entrare nel merito della decisione perché certe scelte sono di competenza dei dirigenti, non mia. Quando un allenatore va via è una cosa poco positiva per chiunque lavora per il club, dai calciatori ai magazzinieri, ma adesso c’è una nuova avventura da portare avanti nel migliore dei modi per il bene dell’Inter". 
 
E’ giusto considerare l’Inter la vera anti-Juventus? 
"Non mi interessano i discorsi di questo tipo perché sulla carta e in teoria si possono fare mille ragionamenti, ma in campo le cose spesso vanno diversamente. Guardate cosa è successo la scorsa stagione in Inghilterra, con il trionfo del Leicester".
 
Cosa può dare Candreva alla squadra? 
"Lo conosco tanti anni e vi assicuro che può fare la differenza in qualunque formazione gioca". 
 
Con lui e Banega è nata un’Inter con più qualità? 
"Tutti e quattro i nuovi acquisti hanno portato qualità e spessore internazionale. Si tratta di gente con esperienza e voglia di fare". 
 

Sezione: News / Data: Mer 17 agosto 2016 alle 09:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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