"Dopo un evento così grave, è difficile immaginare che possa tornare allo sport agonistico, ma non è nemmeno escluso". E' l'opinione espressa sul Corriere della Sera da Antonio Giuseppe Rebuzzi, professore di cardiologia al Policlinico Gemelli di Roma, dopo quanto accaduto a Christian Eriksen. "Ancora non è chiaro quale sia stata la causa dell’arresto cardiaco, di solito è da ricercare in patologie congenite difficili da diagnosticare come un’alterazione delle coronarie, una displasia aritmogena o la sindrome di Brugada. Serviranno esami approfonditi e solo dopo un’attenta diagnosi si potrà decidere. Queste patologie nascoste restano asintomatiche finché non si manifestano, ma a quel punto nella maggior parte dei casi sono mortali. Purtroppo spesso non vengono evidenziate nei pur approfonditi controlli a cui viene sottoposto chi pratica sport. Per diagnosticarle servono esami mirati e costosi che si fanno solo quando c’è un sospetto. Nella sfortuna, comunque, il ragazzo è stato fortunato ad aver avuto l’arresto cardiaco in un luogo in cui c’era un defibrillatore e personale formato a utilizzarlo. Fosse capitato altrove...".

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Sezione: News / Data: Lun 14 giugno 2021 alle 14:11
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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