Muraro: "All'Inter manca la cattiveria agonistica"

Parla ai microfoni di Radio Marte l'ex nerazzurro Carlo Muraro a proposito della situazione dell'Inter e del Napoli in questo periodo non proprio roseo per le due squadre: "Quando le cose vanno male sono sempre gli allenatori i primi ad essere chiamati in causa. Conosco Mazzarri da tanti anni e sotto l'aspetto della metodologia non si discute. In campo ci vanno i giocatori, e un giocatore allenato da Mazzarri dovrebbe sapere sempre cosa fare in campo, anche nei momenti più bui. Manca all'Inter cattiveria e intensità agonistica, forse anche nell'interpretazione dei giocatori. Capisco che Mazzarri sia sulla graticola, ma spero che il progetto iniziato col livornese continui con lo stesso allenatore. Tanti giocatori che ha quest'anno c'erano anche la scorsa stagione: questi giocatori dovevano fare da tramite anche con i nuovi per trasferir loro mentalità e filosofia. Giocare a Milano, così come a Napoli o a Torino, è più complesso che in altre piazze, c'è più pressione. Il risultato è la cosa principale in Italia, e saper interpretare le partite è un plus richiesto dal nostro calcio. Forse Mazzarri deve avere un po' più di coraggio per vincere le prossime gare, ma sono solo parole. Non saprei se un allenatore con le capacità tecniche di Benitez e quelle motivazionali di Mazzarri sarebbe l'ideale: sicuramente sono allenatori differenti e entrambi bravi nella preparazione della partita. I fattori che rendono un allenatore migliore sono tanti: innanzitutto la fiducia della società, e poi la rosa a disposizione. L'allenatore subisce l'errore del giocatore e mi sembra che Mazzarri e Benitez, in questo senso, siano sulla stessa barca. Benitez dovrebbe migliorare nella gestione della partita, ma ha i giocatori adatti per poterlo fare? Mazzarri anche non mi pare abbia giocatori a centrocampo che sappiano correre senza palla, sia sugli interni che sugli esterni. All'Inter sono tutti bravissimi calcisticamente ma avrebbero tutti voglia di avere il pallone sui piedi. L'inserimento di un solo calciatore idoneo al gioco dei due allenatori non risolverebbe i problemi di nessuna delle due squadre"