Giampiero Marini, tecnico dell’Inter 1993/94, salvatasi dalla Serie B alla penultima giornata di campionato, afferma che la sua Inter e l’Inter attuale versino in due situazioni differenti: “Non è possibile fare paragoni tra le due squadre. Io arrivai a febbraio, quando ormai la squadra era troppo lontana dalle prime posizioni. L’anno prima l’Inter arrivò seconda dietro al Milan e in quell’anno ebbe tanti infortuni. Non eravamo competitivi per poter lottare su due fronti, perciò nello spogliatoio facemmo la scelta di giocare sino in fondo la Coppa Uefa”. Le due situazioni sono perciò diverse e Marini fa una distinzione importante: “Ranieri è un tecnico molto bravo e preparato, uno che stimo. Ha diversi uomini fuori per infortunio, ma tra un mese e mezzo avrà la squadra completa. Io, arrivato a febbraio, avevo fuori Berti infortunato al crociato, e Ferri e Bianchi, fuori per infortuni muscolari, rientrati solo nel finale. E poi noi decidemmo di puntare sulla Uefa, che alzammo a fine stagione, non prima di esserci salvati”.

Per l’ex Inter, la squadra però non rischia di lottare per la salvezza: “Siamo ad ottobre e si può puntare allo scudetto. C’è un ritardo di 8 punti non di 20. Attendiamo i rientri di Sneijder e Motta poi Milito, Stankovic e Zanetti che, con i nuovi acquisti l’Inter, renderanno al meglio. Non lo dico da tifoso o piccolo azionista, ma da uomo di calcio: l’Inter lotterà per lo scudetto”.

Sezione: News / Data: Lun 17 ottobre 2011 alle 10:44 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alberto Casavecchia
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