Xavier Jacobelli commenta il primo approccio di Leonardo nell'ambiente interista e la conferenza stampa tenuta oggi al fianco del presidente Moratti. Queste le parole del noto giornalista ed ex direttore del Corriere dello Sport, tratto dal suo blog 'mister x', su quotidiano.net:

"La prima conferenza-stampa di Leonardo nelle vesti di allenatore dell'Inter è il paradigma di ciò che deve dire e fare un autentico uomo di sport. Dopo tredici anni in rossonero, lo aspettavano tutti al varco: gli interisti e i milanisti, per opposti motivi, evidentemente. Il signore brasiliano ha superato la prova mediatica a pieni voti. Stima e gratitudine pubblicamente dichiarate nei confronti del Milan e di Galliani, il suo mentore; cavalleresco omaggio al lavoro di Benitez; elogio appassionato di Mourinho; ammirazione per l'Inter che nel 2010 ha conquistato cinque trofei su sei; fiducia nella forza della squadra che gli è stata affidata e nel valore dei suoi giocatori.

E ancora: rispetto e fair-play verso il Milan e verso le altre avversarie; umiltà del campione vero che, per prima cosa, vuole conoscere, imparare, capire; idee chiare sul gioco e sugli interpreti di questo gioco, gusto della sfida, voglia di rimettersi in gioco, a 41 anni, per dimostrare che nulla è impossibile e che il bello della vita è non smettere mai di mettersi alla prova. Se avesse voluto, Leonardo sarebbe potuto rimanere al Milan anche in questa stagione, venendo lautamente compensato. L'incompatibilità con Berlusconi è stata la causa di una rottura consumata con lo stile di chi ha capito che c'è un tempo per tutto.

La presenza di Moratti al fianco del nuovo tecnico è stata doppiamente significativa: la prima, perchè il presidente non c'era quando s'insediò Benitez; la seconda, perchè il presidente si è assunto tutta la responsabilità della svolta impressa con il licenziamento dello spagnolo. Nei confronti del quale, Moratti stesso ha alternato l'ironia ("Adesso che non c'è più lui, faremo cinque acquisti") e la gratitudine, ringraziandolo per il mondiale conquistato ad Abu Dhabi. Moratti sa che il modo migliore per aiutare Leonardo è rafforzare una squadra capace di vincere quasi tutto, in lizza per rientrare nella lotta scudetto, ma bisognosa di energie nuove. Ranocchia è la prima mossa giusta. Il resto verrà a gennaio. Buon lavoro, Leonardo". 

Sezione: News / Data: Mer 29 dicembre 2010 alle 15:59 / Fonte: quotidiano.net
Autore: Daniele Alfieri
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