JULIO CESAR 7 – Ancora una volta deve ringraziare anche la cattiva mira degli avversari (leggi Pepe, Sanchez, Lukovic), ma quando viene chiamato in causa il brasiliano c’è sempre: bene su una conclusione da fuori di Floro Flores, da monumento nel piazzale antistante San Siro quando chiude lo specchio della porta a Di Natale. Fondamentale perché poco dopo arriva il gol vittoria di Sneijder.

ZANETTI 5,5 – Giornata difficile quella vissuta dal capitano nel ruolo di vice-Maicon: soffre le folate di Pepe e quasi mai riesce a penetrare nelle maglie difensive friulane per dare la sua spinta. Cresce un po’ sul finire dell’incontro.

LUCIO 5 – Questa volta il mastino brasiliano delude: il suo prova a farlo, nel senso che cerca di far ripartire la manovra dalle linee arretrate; i problemi però sono in fase difensiva, quando la velocità delle incursioni di Di Natale e Sanchez gli causa grattacapi non da poco. DALL’88 SANTON SV

SAMUEL 5,5 – Una sua distrazione non è fatale all’Inter solo perché il cileno Sanchez sbaglia clamorosamente la mira da pochi passi. Un po’più attento nella ripresa.

CHIVU 5 – Ancora una serata sofferta per il romeno, che forse rivede lo spettro Karadeniz e patisce chiunque gli si presenti davanti. In un paio di circostanze evita guai grazie agli interventi in copertura di Cambiasso. E sbaglia nell’applicazione del fuorigioco aprendo di fatto a Di Natale la via del gol. Prova a spingere in avanti ma i suoi cross non causano mai apprensioni serie agli avversari.

CAMBIASSO 7 – All’argentino vanno rivolti solo grandi complimenti: per la sua capacità di essere in ogni punto del campo, andando a sacrificarsi come difensore centrale aggiunto e togliendo a Di Natale una palla che poteva diventare scabrosa nel primo tempo e dando il suo contributo sostanziale negli assalti nerazzurri soprattutto nei minuti conclusivi, fungendo da frangiflutti e cercando varchi nella muraglia udinese. Da applausi.

MUNTARI 5 – Il ghanese, tornato titolare contro la sua ex squadra, sembra iniziare la partita col piglio giusto: i primi minuti sono molto promettenti, si fa vedere in avanti e costruisce buoni fraseggi con Sneijder. Poi comincia a sbagliare qualche disimpegno di troppo e comincia progressivamente a smarrirsi, scomparendo nella ripresa dove ha anche la colpa di sprecare due palle ghiottissime. Esce tra gli applausi, chiesti da capitan Zanetti, ma lui, quasi in lacrime, si dirige filato negli spogliatoi senza nemmeno salutare Mourinho. DAL 72’ SUAZO 5,5 – Movimento e poco altro.

STANKOVIC 7,5 – Capitalizza al meglio la progressione vincente di Eto’o trovando la staffilata vincente per il vantaggio nerazzurro. Il serbo non perde l’ispirazione che lo ha contraddistinto a Kazan, nel primo tempo è più forte anche di un paio di acciacchi, cerca un paio di volte di ricambiare il favore fatto dal camerunense ma non ci riesce. Nella ripresa morde un po’ il freno nei primi minuti ma è sua la prima palla gol pericolosa dell’Inter nei secondi 45 minuti, ma trova Handanovic a dirgli no. Fondamentale.

SNEIJDER 7,5 – Probabilmente, non c’è premio più grande di questo gol vittoria, di questa staffilata micidiale che stende Handanovic, per questa prestazione importantissima offerta dall’olandese. Sneijder è in vena, e lo si vede sin dai primi minuti, quando accende una luce perpetua lì davanti, mordendo le caviglie agli avversari col pressing e provando a spaccare in due la difesa con le sue accelerazioni. Non risparmia la minima stilla di energia per provare a servire la palla vincente ai compagni, e tanto cuore e sacrificio viene ricompensato col tiro da tre punti che regala all’Inter un successo del valore dell’oro, in una delle sue rare incursioni personali. Gran partita, che fa dimenticare anche quella piccola pecca del giallo per la simulazione un po’ plateale.

ETO’O 6- – Illumina San Siro con la sua progressione dalla quale nasce il gol di Stankovic. Nel primo tempo pecca di leziosismo due volte quando si intestardisce nel dribbling perpetuo finendo chiuso dagli avversari (in un’occasione San Siro recrimina per un tocco di mani di D’Agostino). Poi, si perde nelle trame difensive degli uomini di Marino, venendo servito anche poco e male dai compagni. Ma quando finalmente trova un pallone buono a momenti non fa bingo, ma sulla sua strada c’è Handanovic.

MILITO SV – La gioia per il suo rientro dura 26 minuti. Nell’inseguire un pallone servito da Sneijder sente tirare la gamba non infortunata martedì e deve alzare, con rabbia, bandiera bianca. Molto probabilmente, salterà la sfida contro il suo passato, a Marassi col Genoa dopo la pausa. DAL 26’ BALOTELLI 5,5 – Inizia la gara bene, con tanta voglia di fare e la testa sgombra da cattivi pensieri. Ma SuperMario si accende a sprazzi, alternando buoni spunti a momenti di buio. Recriminazioni per un intervento ai suoi danni in piena area, e un altro contatto dubbio lo subisce poco prima del gol di Sneijder.

ALLENATORE: MOURINHO 6- – Legittima la sua esultanza “liberatoria” al gol di Sneijder, che fa tirare a lui e a tutta l’Inter un bel sospiro di sollievo. I meccanismi difensivi dei nerazzurri questa volta sono stati mandati più di una volta in tilt, Zanetti come terzino ha convinto poco. Meglio la fase offensiva, anche nonostante i piani vengano scombinati dallo stop di Milito.

UDINESE: Handanovic 7; Basta 6,5 (70’ Zapata 5,5), Coda, Domizzi 6, Lukovic 5,5; Sanchez 6,5, D’Agostino 6,5, Inler 6,5, Pepe 5,5 (90’ Pasquale sv); Floro Flores 5,5 (76’ Corradi 5,5), Di Natale 6,5. Allenatore: Marino 6.

ARBITRO: BERGONZI 5 – Su una gara fino a quel momento diretta senza particolari pecche, l’ombra del fallo su Balotelli passibile di rigore. E un altro episodio dubbio avviene poco prima della rete decisiva. L’Inter recrimina anche per un tocco di mano di D’Agostino, ma in quel caso non è sbagliato optare per l’involontarietà dello stesso. ASSISTENTI: NICOLETTI – ROMAGNOLI 6

Sezione: News / Data: Sab 03 ottobre 2009 alle 23:18
Autore: Christian Liotta
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