Lautaro Martinez è il protagonista di 'Where are you From', il nuovo format di Inter TV. Tanti i temi toccati dal Toro, praticamente tutti in salsa argentina. 

LE ORIGINI - "Sono nato a Bahia Blanca. Per me è una città bellissima anche se piccola, si gioca tanto a basket e ci sono tante squadre di calcio. Da lì sono usciti tanti giocatori di basket e di calcio (Emanuel Ginóbili e Rodrigo Palacio, ndr). Mio fratello più piccolo gioca basket, mentre il più grande gioca a calcio: siamo una famiglia sportiva".

I PRIMI PASSI NEL CALCIO - "Quando avevo 14 anni. Sono nato dentro lo spogliatoio, lo dico sempre anche perché accompagnavo sempre mio padre. Siamo andati ad abitare vicino al campo di basket dove mio fratello piccolo ha iniziato. Piaceva anche a me: ho fatto per un po’ tutti e due gli sport insieme, solo che ne basket mi allenavo e non giocavo. Il basket mi piace, ma il calcio lo porto nel sangue".

L’INFLUENZA DELLA CITTÀ - "Mi ha influenzato tanto la forma di vivere, di pensare. Cerchiamo sempre di dare una mano a tutti lì, ai miei amici e alla mia famiglia che mi è sempre vicina. Dalla città mi piace questo, anche perché è ancora così".

CALCIATORE ARGENTINO PREFERITO - "Scelgo Messi perché gioco con lui, lo vedevo sempre alla tv. È stato un sogno quando iniziato a giocare con lui".

IL CALCIO IN ARGENTINA - "In Italia è molto simile, quando sono arrivato all’Inter ho detto che era simile. Pensavo fosse diverso ma anche qua c’è la passione e tutto quello che significa essere una squadra grande".

L’INFLUENZA ARGENTINA - "Sicuramente l’Argentina mi influenzato tanto perché sappiamo cosa significa per il calcio, per quello che ha fatto Maradona per quello che ancora fa Messi. Per tutta la storia che abbiamo noi dentro il calcio. Uno cerca sempre di fare quello che sa e che impara da piccolo, cerca di fare quello per cui è nato e va bene così".

LA CUCINA - "Ero bravo, poi ha cominciato a cucinare mia moglie e fa tutto lei. Piatto argentino preferito? Agustina fa una bella carne alla padella o al vino, la fa cuocere 12 ore magari dal giorno prima e diventa morbida. E poi ha un sapore speciale".

LUOGHI DA VISITARE IN ARGENTINA - "Ci sono tante cose. Prima di tutto Bahia Blanca: sicuramente è piccola ma è una bella città. Poi anche la città di mia moglie è bellissima perché è la città del vino, Mendoza. Poi direi Buenos Aires per tutto quello che significa la capitale, l’obelisco e tutti gli stadi della prima squadra che sono bellissimi. C’è tanta storia anche lì, ci stanno tanti musei e tante altre cose. Anche la Patagonia è bella".

PIATTI TIPICI ARGENTINI - "La carne, il vino e il pollo al disco. Non si conosce tanto ma io lo faccio anche a casa. Poi le empanadas".

LA CANZONE DEDICATA A LUI - "Sì l’ho ascoltata un po’ di tempo e la tengo lì. È bellissima, ho sentito il cantante quando l’ha fatta e lo ringrazio tanto perché anche questo fa piacere".

CHE MUSICA SI ASCOLTA IN ARGENTINA? - "Il reggaeton e la cumba argentina sono quelle che si ascoltano di più anche nello spogliatoio".

LIBRO O FILM PREFERITO - "Non leggo tanto, ma di film mi piacciono tanto anche quelli d’azione. Quando ho tempo e quando ho voglia di guardarli mi piacciono tutti. Se guardo il calcio in TV? Poco. Ora guardo tanto la Serie A e il calcio argentino, il Racing e squadre che giocano bene. Non sono uno che si mette orari per guardare il calcio".

LA COPA AMERICA - "È stato un momento bellissimo per me, per noi e per tutta l’Argentina, anche per il momento duro che abbiamo vissuto nel mondo. Poi era da tanti anni che non vincevamo un titolo. Diego (Maradona, ndr) non c’è più e per noi è stato un colpo duro perché significa tanto anche per la storia della nazionale argentina e per il mondo del calcio. Quell’anno abbiamo regalato quella Copa America che però come ho detto prima è stata importantissima: tornare a vincere con tutti i grandi giocatori che ci sono era importantissimo. Con tanto lavoro ce l’abbiamo fatta, ora dobbiamo guardare avanti".

SPORT PIÙ SEGUITI IN ARGENTINA - "Tennis e basket".

GLI ARGENTINI IN TRE AGGETTIVI - "Passionali e matti, loco come si dice da noi. Cattivi? No, cattivi no".

Sezione: News / Data: Lun 21 novembre 2022 alle 16:27
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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