Ai microfoni di Inter Channel, Aristide Guarneri, ex difensore dell'Inter negli anni '60, spiega qual è a suo dire la ricetta per risollevare la squadra: "Serve ritrovarsi insieme e fare gruppo, non guardare troppo le critiche anche se ci sono e andare in campo con la voglia e la determinazione di fare risultato. Non è una bella situazione, perché l'Inter ha di fronte gare impegnative quindi anche l'allenatore dovrà dire la sua e mettere i giocatori a loro agio per fare risultato. Poi all'Inter serve più amicizia, in campo e non fuori. Noi eravamo amici in campo, poi ognuno andava per conto suo. Qui non mi sembra ci sia quell'amicizia, non c'è quello che prende la squadra e la carichi come faceva Luis Suarez o Armando Picchi. Sono i giocatori in campo che devono sbrigarsi, l'allenatore non c'è. Io all'Inter non vedo leader oggi, magari non è vero però non lo vedo adesso". 

Guarneri ricorda cosa vuol dire essere stato un giocatore della Grande Inter: "Non te ne accorgi, lo capisci dopo tanti anni quando vedi che se la ricordano i nonni. Vuol dire che abbiamo lasciato un buon segno a livello nazionale e internazionale. A Vienna nella prima finale di Coppa Campioni c'era mezza Alta Italia, si parlava solo italiano".

Sezione: News / Data: Gio 04 maggio 2017 alle 13:33
Autore: Redazione FcInterNews.it
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