"Ecco il sole nero, le stelle che si staccano dal cielo, il cielo che si arrotola su se stesso, l’Italia bandita dalla Russia: l’Apocalisse". Anche l'analisi di Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport ha toni catastrofici dopo lo 0-0 con la Svezia che estromette gli azzurri dai Mondiali. "Sembrava impossibile fare peggio degli ultimi due Mondiali: cacciati al primo turno. Ci siamo riusciti: non ci andremo neppure. Per la prima volta, dopo 60 anni, non ci sarà il nostro azzurro in un Mondiale. Ci siamo meritati tutto. Ventura ha sbagliato tutto, ma i giocatori, tutti, meritano un poderoso ridimensionamento di massa. Come si riparte? Con un nuovo c.t. capace di creare un solido spirito di gruppo che in questa nazionale è saltato in aria. Come ha lasciato intuire De Rossi ieri reagendo all’invito a scaldarsi. Bearzot e Lippi avrebbero permesso a un pugno di senatori di arringare lo spogliatoio al posto loro? Mai. Così Ventura è stato delegittimato e ieri non ha avuto il potere per disfare l’assurda difesa a 3 dei senatori e inserire Insigne come chiedeva il mondo del buon senso. E poi diciamo tante grazie alle antiche colonne e inneschiamo il futuro dei Chiesa e dei Caldara. Questa umiliante Corea può avere un senso solo se si traduce in una rifondazione generale, come avvenne in Germania che sfornava solo stopper e mediani e si è trasformata in una fabbrica di talentini: Ozil, Draxler, Goretzka, Sané... A questo devono servire i centri federali cari a Tavecchio che zampillano ovunque: a educare tecnica e bel gioco. E’ qui che più ci siamo vergognati: noi, maestri di tocco e fantasia, siamo sembrati svedesi in maglia azzurra. Ripartiamo. Dopo l’Apocalisse, venga la Genesi. «Sia luce!» E la luce fu. Nel calcio la luce è il gioco. Oggi siamo al buio".

Sezione: News / Data: Mar 14 novembre 2017 alle 11:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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